Commento dell'editore e quarta di copertina:
«Era un'estate torrida, il terreno era secco, le truppe marciando sollevavano un'immensa nuvola di polvere. La marcia durò tutta la mattina. Nel pomeriggio, sotto un sole ancora a picco, i reparti erano allineati intorno ai loro stendardi, e alle urla di sfida dei barbari rispondevano col muggito profondo del barritus, battendo ritmicamente le lance contro gli scudi. Un fragore tetro si spandeva per tutta la pianura. E poi, all'improvviso, la situazione precipitò.»
Barbero racconta la battaglia di Adrianopoli, i suoi precedenti e le sue conseguenze. Che non furono dappoco: Adrianopoli non è stata meno decisiva di Waterloo o Stalingrado.
I Balcani, lembo estremo dell'impero romano d'Oriente. I Goti, popolazione in fuga da una terra devastata dalla guerra. Il Danubio, confine fragile e mal presidiato. Un impero corrotto, una sconfitta disastrosa.
Indice:
pag. VII Prologo
2 Capitolo I. L'impero romano nel IV secolo
14 Capitolo II. L'impero e i barbari
26 Capitolo III. I Goti e Roma
48 Capitolo IV. L'emergenza del 376
72 Capitolo V. Lo scoppio della guerra
84 Capitolo VI. La battaglia dei Salici
100 Capitolo VII. La guerra si prolunga
116 Capitolo VIII. Valente si muove
132 Capitolo IX. Adrianopoli, 9 agosto 378
160 Capitolo X. Dopo il disastro
180 Capitolo XI. Teodosio
196 Capitolo XII. La reazione antibarbarica
213 Consigli di lettura
237 Indice dei nomi.