Commento dell'editore:
A cinquecento anni dalla morte, un libro che celebra la grandezza del primo editore della nostra storia.
«Vi assicuro che questo nuovo formato tascabile sarà il futuro dei tomi e riempirà le nostre scarselle»
Manuzio è stato uno dei più grandi tipografi di tutti i tempi: a lui sono attribuite innovazioni che si sono rivelate decisive perché il libro divenisse l'oggetto che conosciamo.
In quest'opera, il piano temporale della vicenda biografica dell'editore e dell'umanista s'intreccia con quello di due giovani d'oggi, in un continuo gioco di rimandi e dissolvenze. Luigi e Caterina, infatti, si conoscono a Venezia e ripercorrono le stesse strade di Aldo, calandoci nel mezzo di quelle sfide, e vicende personali, che l'hanno trasformato in uno dei padri della nostra cultura.
Così i disegni acquerellati di Gaspard Njock, e le parole di Andrea Aprile, raccontano come il sapere universale del mondo classico continui a illuminare il nostro immaginario, e come l'amore per i libri possa creare un legame indissolubile tra persone di generazioni diverse.