La ricomposizione virtuale e il restauro
Commento dell'editore:
Si può restituire un affresco distrutto oltre mezzo secolo fa da un bombardamento aereo? Pubblicato in occasione delle celebrazioni del quinto centenario della morte di Andrea Mantegna, questo volume racconta la storia di un capolavoro e della sua restituzione possibile: la “Rinascita” del Mantegna e dei Maestri della Cappella Ovetari.
Il volume presenta la ricostruzione virtuale del fondamentale ciclo pittorico padovano eseguito da Andrea Mantegna e da altri maestri del Quattrocento, consentendo per la prima volta di “rileggere” l’effetto dirompente che ebbe l’arte del maestro nei primi anni della sua attività, ridando nuova luce al capolavoro assoluto e alla sua opera più rivoluzionaria.
Rinasce così, sotto gli occhi del lettore, la Cappella Ovetari nella Chiesa degli Eremitani a Padova, gravemente danneggiata dai bombardamenti del 1944, quando gran parte degli affreschi di Antonio Vivarini, Giovanni D’Alemagna, Bono da Ferrara, Ansuino da Forlì, Nicolò Pizzolo e Andrea Mantegna andarono perduti.
L’anastilosi informatica, realizzata grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ha ricostruito in forma virtuale, attraverso tecniche informatiche di riconoscimento delle immagini, il gigantesco puzzle rappresentato dagli oltre ottantamila frammenti degli affreschi quattrocenteschi, restituendoci questo capolavoro dell’arte rinascimentale veneta, straordinaria testimonianza della personalità artistica e del genio innovatore di un giovane Andrea Mantegna.
Introdotto da un saggio di Edy Pezzetta e Claudio Rebeschini, il volume è suddiviso in due sezioni principali (Restauri. Storia e analisi e Ricostruzione virtuale) e comprende i saggi di Anna Maria Spiazzi, Michela Gottardo, Vasco Fassina, Fabrizio Magani, Luca Majoli, Raffaella Portieri, Alberta De Nicolò Salmazo, Rocco Cazzato, Germano Costa, Antonella Dal Farra, Massimo Fornasier, Domenico Toniolo, Debora Tosato, Camilla Zanuso, Gianluigi Colalucci, Carlo Giantomassi. Seguono la cronologia della conservazione (a cura di Livia Mugavero) e la bibliografia (a cura di Camilla Zanuso).