Arte medievale. Le vie dello spazio liturgico


PREZZO : EUR 29,00€
CODICE: ISBN 8816411635 EAN 9788816411630
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : - Storia dell'arte
DISPONIBILITA': Esaurito


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Arte medievale. Le vie dello spazio liturgico

PREZZO : EUR 29,00€

CODICE :
ISBN 8816411635
EAN 9788816411630

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:

Storia dell'arte

ANNO:
2012

DISPONIBILITA':
Esaurito

CARATTERISTICHE TECNICHE:
328 pagine
256 fotografie e 64 pagine in b/n
Brossura
gr 621

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
Il libro intende focalizzare l'attenzione sullo spazio liturgico inteso non in senso astratto, ma come luogo percorso da «vettori» materiali, visivi o ideali, che si configurano nell'architettura, nei complementi figurativi, nell'arredo, nei cerimoniali, e che non necessariamente coincidono con l'orientamento principale della chiesa. Nell'essenza, il problema è quello della destinazione e della funzione degli spazi liturgici, della loro reciproca connessione, del modo in cui i sistemi pittorici e plastici riflettono e documentano tali connessioni «dinamiche». L'orientamento della chiesa cristiana fu percepito come un problema dagli aspetti molteplici, tuttavia non necessariamente la basilica paleocristiana sottende l'idea di un percorso in direzione dell'altare, bensì eventualmente anche opposto. L'alto Medioevo - soprattutto con la definizione delle cripte a corridoio - porrà la prospettiva di un percorso progettato per la visita alle reliquie, finché l'età romanica conclamerà interi edifici programmati come santuari monumentali (pur essendo anche chiese monastiche o cattedrali). Dall'età carolingia fino al romanico era stata presa in considerazione anche l'eventualità di chiese a doppia direzionalità, cioè ad absidi opposte, con connotazioni liturgiche diversificate. La pittura e il mosaico costituirono le «integrazioni» figurative dell'edificio di culto fin dalla prima età cristiana, mentre per la scultura lapidea si dovrà attendere l'«esplosione» romanica. I complementi figurativi conferivano significato allo spazio liturgico - con cui interagivano dialetticamente - e indicavano sequenze, direzioni, percorsi visivi o spirituali. I soggetti della pittura murale romanica e i capitelli lapidei dell'interno (figurati e/o istoriati) adeguarono i temi simbolici agli spazi liturgici; l'iconografia delle facciate scolpite configurò programmi monumentali, «manifesti» ecclesiologici e messaggi rivolti ai laici, come accadrà anche nelle cattedrali gotiche.


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