Seconda di copertina:
Dopo Merlino, il demiurgo dell'utopia, e Morgana, il suo lato oscuro, ecco Artù, l'ultimo protagonista di questa triade indissolubile, legata da vincoli d'amore e odio. Artù è il terzo elemento dialettico, affascinato dal puro ideale, ma invischiato nel fin troppo reale esercizio del potere. Il grande re, afflitto da inguaribile malinconia per la doppia perdita della sorella-amante e del padre-guida, consacra i suoi giorni alla costruzione concreta del sogno di Merlino, diffondendo la sua legge, riorganizzando le province, l'amministrazione e la forza militare dell'Impero. Intanto Mordred, il figlio dell'incesto, gli cresce accanto, straordinario guerriero e servitore devoto della Tavola, ma lo zelo eccessivo e intollerante che Morgana gli ha instillato lo porterà a distruggere ciò che crede di difendere. Fra tumulti di battaglie e silenzi di pace, l'Impero raggiunge l'apogeo della potenza, ma proprio quando la Tavola Rotonda è ormai leggenda in tutto l'Occidente, la corruzione comincia a minare dall'interno questa meravigliosa architettura: i germi della passione incestuosa e dell'adulterio, dello spergiuro e della menzogna si propagano fino all'aberrazione della lotta fratricida.Il mondo che si è autocreato si autoannichilisce, ripiegandosi sulle ferite mortali inferte dal figlio al padre e dal padre al figlio. Dalla lotta contro caos e tempo tutti escono soli e sconfitti. Il silenzio, rotto nella prima pagina di Merlino dalla voce terribile e incantevole del Mago, cala di nuovo sulla Storia nell'ultima pagina di Artù. E il cerchio si chiude.
Quarta di copertina:
"Cosa vuoi che faccia di te, Mordred?"
"Un servitore della Tavola, Signore"