Bṛhadāraṇyaka Upaniṣad

Con il commento di Śaṅkara

PREZZO : EUR 90,00€
CODICE: ISBN 8885405525 EAN 9788885405523
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Traduzione dal sanscrito, Introduzione e Note a cura di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 49
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Bṛhadāraṇyaka Upaniṣad
Con il commento di Śaṅkara
PREZZO : EUR 90,00€

CODICE :
ISBN 8885405525
EAN 9788885405523

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Traduzione dal sanscrito, Introduzione e Note a cura di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 49

ANNO:
2004

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
1164 pagine
Cartonato con sovracoperta, in cofanetto

NOTE:
Prima edizione italiana con testo sanscrito translitterato

DESCRIZIONE:

L'"Upanisad del grande Aranyaka", una delle più antiche, appartiene allo Yajurveda e ci è pervenuta in due redazioni, la Kanva e la Madhyandin. Shankara ha steso il suo commento basandosi sulla redazione Kanva. La Brhadaranyaka è composta da sei letture (adhyaya) raggruppate a due e due in tre sezioni (kanda).
Madhukanda
Il primo kanda contiene: una spiegazione simbolica del rito dell'Asvamedha e la descrizione dell'origine dell'Universo come proiezione-scissione del Purusa o Uomo primordiale, una sintesi, data in forma di istruzione (upadesa), dell'insegnamento fondamentale della dottrina Advaita. Infine viene enunciato uno dei mahavakya più importanti: "aham brahmasmi" (1.4.10).
Yajnavalkyakanda
Il secondo kanda prende il nome dai dialoghi filosofici del saggio Yjnavalkya sia con la moglie Maitreyi sia con il re Janaka di Videha, nei quali si espone secondo una prospettiva logica (upapatti) la dottrina dell'atman e la sua natura di identità con il Brahman.
Khilakanda
Il terzo kanda, o "parte aggiuntiva", esamina delle particolari forme di meditazione; alcuni rituali finalizzati all'ottenimento di condizioni favorevoli per la conoscenza; la teoria del karma e il destino "post mortem" con i due sentieri devayana e pitryana.
Commento di Sankara
Tra le Upanisad commentate da Sankara, la Brhadaranyaka è una delle più importanti per il contenuto dottrinario, l'espressione filosofica e i riferimenti alle procedure rituali.
Data la vastità degli argomenti trattati, la loro apparente eterogeneità e la singolare forma espressiva, l'Upanisad potrebbe presentare, specie in riferimento all'esposizione dei simboli rituali e alle loro corrispondenze, una certa difficoltà di interpretazione, per cui il commento (bhasya) di Sankara si rivela prezioso e indispensabile.
L'esposizione dottrinaria che Sankara svolge in tutto il suo Commentario non è altro che los viluppo dialettico dei principi enunciati nella Sruti.
L'ardore che Sankara vi profonde va di pari passo con l'intensità dello stile e il rigore dialettico; il suo intento è soprattutto quello di riaffermare l'insegnamento ultimo e fondamentale delle Upanisad confutando le varie dottrine che ne hanno colto solo aspetti parziali e spesso contraddittori.
"Aham brahamasmi: Io sono Brahman" sostiene l'Upanisad, ma come si consegue il riconoscimento di questa Realtà che è la nostra autentica natura?
Commentando la formula apofatica "neti neti": non è questo, non è questo" (3.9.26), con la quale l'Upanisad indica la natura indefinibile del Brahman, Sankara risponde: "attraverso l'eliminazione di tutte le qualificazioni dovute alle sovrapposizioni limitanti" (2.3.6).
La sovrapposizione è un errore conoscitivo dovuto all'ignoranza metafisica; tale errore consiste nell'arbitraria o errata attribuzione di date proprietà a ciò cui non appartengono, o nell'attribuire o percepire in una cosa qualifiche che non le sono proprie. Come una corda vista nella penombra può essere scambiata per serpente, e la paura suscitata non dilegua finché l'immagine sovrapposta non viene rimossa dal riconoscimento della sua natura, così la Realtà viene scambiata per le sue molteplici apparenze.
Ecco come si esprime Sankara: "Perciò come abbiamo già affermato, ciò che comunemente si definisce liberazione (moksa) non è altro che l'estinzione dell'ignoranza, analogamente al dileguarsi (dell'immagine mentale) del serpente (proiettata e sovrapposta) sulla corda o altro, allorché viene a estinguersi l'erronea nozione del serpente..." (4.4.6).

Indice:
Avvertenze
Introduzione
Sommario dell'Opera
Madhukanda
Yajnavalkyakanda
Khilakanda
Testo sanscrito.


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