Seconda di copertina:
Il 6 settembre 1441 Baldaccio d'Anghiari, condottiero da anni al servizio di Firenze, viene ucciso a palazzo Vecchio. Dopo essere stato convocato con un pretesto dal gonfaloniere di giustizia, è assalito da un gruppo di armati che lo feriscono e lo gettano dalla finestra. Quindi viene decapitato e il suo corpo esposto in piazza della Signoria. Il tragico evento, reso celebre da Niccolò Macchiavelli, che lo narra nelle sue Istorie Fiorentine, è destinato a segnare una delle pagine più note della storia di Firenze e a rimanere un mistero su cui nel corso dei secoli si sono interrogati numerosi studiosi. Quali sono le ragioni che hanno condotto alla decisione di farlo uscire di scena? Quale ruolo hanno avuto i vari personaggi che al tempo detenevano la guida della città, a partire da Cosimo de' Medici?
Oltre alla ricostruzione della figura di Baldaccio, partendo dalla sua terra d'origine - Anghiari e la Valtiberina -, fare luce su ogni aspetto del suo assassinio è l'obiettivo che si pone l'autore del libro, che ne indaga le ragioni inserendo la vicenda nel contesto politico e militare dell'epoca, in cui Baldaccio fu tra i principali protagonisti.
Quello che emerge è un personaggio complesso, che seppe stringere legami con papa Eugenio IV e con uno dei più insigni esponenti della dirigenza fiorentina, Neri di Gino Capponi. Eppure, dopo la sua morte, si comaderà di offuscarne la memoria.
L'autore offre un quadro della situazione militare italiana, caratterizzata dal declino delle compagnie di ventura e dall'affermazione della figura del condottiero. Il contributo più importante è costituito dal disvelamento di retroscena dell'assassinio rimasti finora nell'ombra, attraverso l'individuazione di responsabilità da parte di personaggi che mai fino a oggi erano entrati nella vicenda.
Indice:
pag. 11 Prefazione
17 Introduzione
PARTE PRIMA. La Valtiberina e il mondo delle armi nel Quattrocento. La famiglia d'origine di Baldaccio e la scelta della carriera militare
27 Prologo
35 Capitolo I. Di alcuni "de' più celebri capitani e condottieri" anghiaresi accusati ingiustamente di tradimento. La vendetta per la morte di una donna e l'esilio
47 Capitolo II. Baldo di Piero di Bruno "che per grandezza e fierezza di corpo non fu inteso che per per Baldaccio". Una famiglia "antica et onorata d'insegna"
73 Capitolo III. La Valtiberina "mirabile unità territoriale, civile e religiosa". La rivalità tra gli anghiaresi "di dentro" e quelli "di fuori". Le liti per l'acqua con i vicini. Il furto del catorcio
91 Capitolo IV. La Valtiberina "principale serbatoio di soldati di professione in Italia". I proventi delle guerre, vero motore dell'economia locale
109 Capitolo V. Una terra di conflitti e razzie. Le dure conseguenze del passaggio delle truppe. Fortezze di confine chiamate "ladronaie"
125 Capitolo VI. Lo "straordinario fenomeno" delle compagnie di ventura. Nuove tecniche e trasformazioni dell'arte della guerra. Professionismo militare e sistematicità del saccheggio
137 Capitolo VII. Il nuovo eroe del tempo: il condottiero. L'esempio di Braccio da Montone. La pratica della guerra verso la "più sottil perfezione"
PARTE SECONDA. L'ascesa militare
157 Capitolo VIII. Le prime imprese militari di Baldaccio. Al servizio di Carlo Malatesta e di Lucca. Il riscatto dalla prigionia e il passaggio nelle file dei fiorentini
175 Capitolo IX. Baldaccio penetra all'interno delle mura di Lucca. La conquista di Collegali. La lezione memorabile data alle truppe ungheresi
183 Capitolo X. Baldaccio presidia la piazza di Firenze in occasione dell'arresto di Cosimo de' Medici. Il rapporto di stima e amicizia con Neri di Gino Capponi
193 Capitolo XI. Baldaccio come una furia in Romagna. La conquista di Castel del Rio e di Spinello. Gli imabrazzi diplomatici dei fiorentini
201 Capitolo XII. Baldaccio al servizio di Niccolò Fortebraccio è posto alla guida del presidio di Borgo San Sepolcro. Il passaggio della città al Papa
217 Capitolo XIII. Baldaccio libera Albenga con uno "splendido fatto d'arme". La nomina di maestro di campo. Il litigio con Francesco Sforza e il duello vinto dal soldato del condottiero anghiarese
PARTE TERZA. Il soggiorno fiorentino e il matrimonio con Annalena Malatesta
245 Capitolo XIV. Baldaccio è cittadino fiorentino. Il privilegio di un'abitazione dentro le mura. Il legame con papa Eugenio IV
253 Capitolo XV. Firenze capitale del Rinascimento. Il Concilio per l'unione delle Chiese d'Oriente e Occidente e la nascita dell'Accademia platonica
281 Capitolo XVI. Il matrimonio con Annalena Malatesta. Le nozze tenutesi alla presenza dei personaggi più in vista di Firenze grazie alla dispensa papale
297 Capitolo XVII. Il monastero di Annalena tra le istituzioni più insigni. I grandi privilegi concessi dall'arcivescovo sant'Antonino e il sostegno dei Medici e Soderini per "le suore di Baldaccio"
PARTE QUARTA. Conquista di Suvereto e assedio di Piombino
327 Capitolo XVIII. Baldaccio è ferito e fatto prigioniero. Al seguito di Federico da Montefeltro e di Niccolò Piccinino. La conquista di Fighine di Chiusi
347 Capitolo XIX. Baldaccio conquista la porta di Suvereto con dieci soldati travestiti da mietitori. Un riscatto di 9500 fiorini d'oro
359 Capitolo XX. Il ruolo di Firenze nell'assedio di Piombino. Baldaccio al centro dei negoziati tra Firenze, Siena e Genova. La morte di Appiano II e l'ombra di Cosimo de' Medici
PARTE QUINTA. I rapporti con la Valtiberina
369 Capitolo XXI. Il legame con la terra d'origine: la donazione per il battistero di Anghiari e la lotta per la difesa del castello di Sorci
381 Capitolo XXII. Baldaccio controlla tre castelli dell'aretino ed è protettore di Borgo San Sepolcro. I rapporti d'affari con la comunità ebraica
PARTE SESTA. Le ultime imprese
395 Capitolo XXIII. Baldaccio in Emilia al servizio del Pontefice. La conquista dei castelli di Baragazza e Bargi. La sottoscrizione della pace e la ricerca di nuove imprese
405 Capitolo XXIV. Nuovo tentativo di assediare Piombino. Baldaccio sempre più temuto "per la fama ogni giorno più grande di valentia e di astuzia inarrivabile"
PARTE SETTIMA. L'assassinio a palazzo Vecchio: dinamica dell'agguato e nuova ipotesi sul delitto
419 Capitolo XXV. L'uccisione a tradimento a palazzo Vecchio. La dinamica del delitto e l'omertà dei congiurati. L'ipocrisia della condanna postuma
443 Capitolo XXVI. "Non si governano gli stati con i Paternostri". L'assassinio politico nella storia: il primato di Firenze. Il dibattito sulla liceità dell'uccisione del tiranno
453 Capitolo XXVII. Un delitto avvolto nel mistero. Le lacune delle ragioni ufficiali e i limiti delle ricostruzioni storiche
489 Capitolo XXVIII. La tragedia di Baldaccio resa celebre dal Machiavelli. Nuove rivelazioni sul ruolo di Cosimo e i suoi interessi in Valtiberina e sul suo legame con Bartolomeo Orlandini
519 Capitolo XXIX. Lo smacco di Marradi svela una verità inconfessabile. Un volto nuovo getta la "giusta" luce sulla congiura per la soluzione di un giallo lungo cinque secoli
563 BIBLIOGRAFIA