Dati relativi a pubblicazioni apparse a partire dal 1990, raccolti dal 1° luglio 2008 al 30 giugno 2009
Commento dell'editore:
Aprivamo il numero 16 di BMB identificando l'avvenimento del 2008 nella pubblicazione di Classica et Beneventana, la miscellanea in onore di Virginia Brown, e augurandoci che la studiosa continuasse a fornire un sempre più ricco materiale alla nostra impresa. Così è stato: questo volume contiene lo spoglio della quinta edizione della Second New List of Beneventan Manuscripts, in cui si descrivono centinaia di nuovi frammenti scoperti in tutto il mondo e si dà notizia dei cambiamenti di sede di moltissimi altri.
Quello che non potevamo immaginare è che fossimo costretti ad annunciare la sua scomparsa, avvenuta il 4 luglio 2009. La notizia, del tutto inattesa, contrasta ferocemente con l'immagine che Virginia ha dato a chi ha avuto la ventura di incontrarla in biblioteche grandi e piccole, sempre a caccia di ogni minuscola testimonianza della scrittura più caratteristica dell'Italia meridionale nel medioevo, una passione che le aveva instillato Elias Avery Lowe, ma che in lei era diventata non solo un tema di ricerca, ma una ragione di vita.
Senza Virginia Brown questo filone di studi, già compresso da quasi un secolo dal peso ingente di Beneventan Script, rischia di perdere la linfa vitale degli infiniti materiali che il suo entusiasmo metteva con grande liberalità a disposizione di quanti volessero condividere la passione dell'indagine storica su una tipologia che grazie a lei è diventata il simbolo dell'espressione grafica del Mezzogiorno d'Italia nei secoli iniziali e centrali del medioevo.
Per BMB la scomparsa di Virginia significa la fine di un confronto scientifico costante ma anche l'inizio di una nuova fase, nella quale dovremo dimostrarci capaci di rappresentare il centro propulsore di interessi e ricerche sulla cultura scritta beneventana. Una prima testimonianza di questo ruolo è offerta nel presente volume dalla pubblicazione di un articolo di Pauline Hochuli Dubuis e Isabelle Jeger, conservatrici alla Bibliothèque de Genève, in cui si presenta un esemplare, quasi tutto in beneventana e finora sconosciuto, del commento all'Apocalisse di Beato da Liébana. Si tratta di una scoperta di eccezionale interesse, poiché da tempo immemorabile venivano alla luce solo frammenti di manoscritti: alle autrici va quindi la nostra riconoscenza per aver accettato di diffondere a stampa la loro scoperta attraverso lo strumento di BMB.
Non possiamo chiudere questa premessa senza ricordare Gabriella Braga, che ci ha lasciato lo scorso 21 aprile, dopo aver sostenuto da sempre la nostra impresa nella sua veste di direttrice della Scuola di specializzazione per conservatori di beni archivistici e librari della civiltà medievale, ma soprattutto come studiosa del medioevo meridionale. Fra le sue numerose ricerche è ancora in corso quella sugli omeliari in beneventana, alla quale BMB offre un utile strumento di base per lo studio dei singoli esemplari. Anche in questo caso il nostro impegno rappresenterà il modo migliore di onorare la memoria di chi tanto ci ha dato in questi anni.
Dati raccolti da Laura Albiero, Daniela Amicucci, Faustino Avagliano, Marina Bernasconi, Lidia Buono, Paola Busonero, Antonella Cesarini, Libera Giachino, Nicoletta Giovè, Renzo Iacobucci, Valentina Longo, Sabina Magrini, Marco Palma, Leda Ruggiero, Eugenia Russo, Silvia Scipioni, Nicola Tangari, Nadia Togni, Gaia Elisabetta Unfer Verre.