Commento dell'editore:
Le Ricordanze di Luca de' Firidolfi da Panzano fanno luce su alcuni aspetti della storia quattrocentesca fiorentina attraverso la memoria personale e familiare del loro autore, agiato setaiolo cittadino, il quale, nello spazio di oltre cinquant'anni, vi annotò con cura e partecipazione sia i suoi rapporti con i figli e la gestione del patrimonio, sia le tappe di un fortunato cursus nel governo della città e nell'arte di Por Santa Maria. Luca inoltre, fu orgoglioso membro di una consorteria di origini comitatine, della quale fece propria la tradizione di violenza che lo portò a compiere personalmente sanguinose vendette, narrate in pagine di alta drammaticità. Attraverso la ricostruzione delle vicende storiche del castello di Panzano in Chianti, egli ci permette di seguire il plurisecolare progetto dei Firidolfi, teso a farne una loro proprietà esclusiva ed un simbolo: acquisti, liti, progetti e illusioni come il disegno per una fortezza sul cassero vanamente elaborato alla metà del Trecento da un avo arricchitosi in terre lontane. Il ritrovamento di un secondo e più breve scritto di Luca - una sorta di 'memoria parallela', qui edita in appendice - arricchisce di dettagli inediti i punti salienti del testo, sottolineando peraltro quanti aspetti ancora in ombra vi siano in ordine alla genesi e alla gestione delle ricordanze fiorentine del XV secolo.