Commento dell'editore:

L’autore, in quanto seguace della scuola francese della lunga durata, si avvale di un approccio interdisciplinare per considerare come oggetto di indagine tutto il tessuto costruito del borgo. Lo studio prende le mosse dal Golfo delle Balene col contributo di Carlo Francou, direttore del Museo Geologico, a cui fa seguito una ricognizione dei ritrovamenti archeologici. L’indagine bibliografico-documentaria si avvale, in particolar modo, dello spoglio della legislazione statutaria considerata come strumento principe per l’analisi della vita quotidiana del borgo.
Le “emergenze monumentali” diventano, in questo contesto, delle occasioni per un approfondimento raggiungendo il livello qualitativo di una serie di monografie. È evidente soprattutto in riferimento al caso della Collegiata della quale vengono ricostruite le fortunose vicende dalla fondazione fino agli interventi di restauro curati agli inizi di questo secolo. L’opera di restituzione dell’originario splendore diviene anche occasione per affrontare la progettazione neogotica di Giulio Ulisse Arata, del progettista del castello Stradivari e, in campo pittorico, le ampie integrazioni realizzate dal professor Fei al ciclo di affreschi quattrocenteschi della cappella di S. Caterina.
La ricerca del tempo perduto si tramuta quindi, secondo le intenzioni dell’autore, in un saggio storico improntato alla dichiarata neutralità scientifica di chi raccoglie ed esamina la documentazione.