Castelli Angioini e Aragonesi nel Regno di Napoli

BUONE CONDIZIONI

PREZZO : EUR 90,50€
CODICE: ISBN 8818358456 EAN 9788818358452
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Castelli Angioini e Aragonesi nel Regno di Napoli
BUONE CONDIZIONI
PREZZO : EUR 90,50€

CODICE :
ISBN 8818358456
EAN 9788818358452

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COLLANA/SERIE:


ANNO:
1982

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
260 pagine
208 ill. b/n, 50 ill. colori
Rilegato in tela con sovracoperta
cm 20,5 x 29 x 2,5
gr 1330

NOTE:
VOLUME IN BUONE CONDIZIONI

DESCRIZIONE:

Seconda di copertina:
È la prima volta che viene tentata un'analisi complessiva dell'architettura fortificata che insiste sul territorio dell'Italia centro-meridionale, corrispondente all'estensione dell'antico regno di Napoli.
L'unificazione normanna ed il regno svevo, cui successero le monarchie angioina ed aragonese, hanno determinato due momenti particolari nella caratterizzazione delle difese nel Mezzogiorno.
Il secondo momento (metà XIII - fine XV secolo), che viene considerato nel libro, è caratterizzato dalle forme di una nuova architettura, importata dai Francesi venuti in Italia al seguito di Carlo D'Angiò, che, anche se medioevale, si differenziò nettamente dai precedenti modelli federiciani. La produzione degli architetti chiamati dagli Aragonesi del Mezzogiorno è improntata, invece, da caratteristiche rinascimentali, condizionata dall'impiego delle artiglierie e denotante la presenza di personalità famose: Francesco di Giorgio Martini, Baccio Pontelli, Antonio Marchesi da Settignano.
Questo libro non vuole solo elencare ed illustrare i numerosi episodi dovuti ad Angioini ed Aragonesi (sia per la committenza reale che nobiliare) ma cogliere il significato che le opere difensive hanno nella realtà contemporanea. Al giudizio critico sulla produzione architettonica, che si è estesa in un territorio comprendente quasi metà della penisola italiana (Abruzzo, Molise, Puglia, Campania e basso Lazio, Basilicata, Calabria), è stata premessa un'analisi del contesto storico e dell'evoluzione che l'architettura fortificata ha avuto nel passaggio dal Medioevo al Rinascimento, non tralasciando l'esame dei documenti dell'epoca relativi all'organizzazione difensiva ed all'amministrazione statale dei castelli.
La documentazione iconografica (255 tra fotografie e disegni), nel suo carattere unitario, è l'unica oggi esistente.

Indice:
pag. 7 Premessa
9 1. Il contesto storico dell'evoluzione dell'architettura difensiva degli Angioini e degli Aragonesi
10 La conquista angioina
22 L'avvento degli Aragonesi
37 2. L'organizzazione difensiva del territorio
45 3. Lo stato feudale angioino e l'amministrazione dei castelli
53 4. I castelli angioini della committenza reale
55 Le fortifìcazioni pugliesi
63 Le residenze reali
64 Napoli e la Campania
66 Il Castelnuovo di Napoli
73 Altri castelli in Terra di Lavoro, Abruzzo e Puglia
87 5.I caratteri dei castelli angioini e i loro architetti
88 Gli architetti italiani e francesi al servizio degli Angioini
89 I caratteri dei castelli angioini
93 Le torri costiere
94 L'influenza francese sulla produzione artistica dell'Italia meridionale
99 6. I castelli della committenza nobiliare in epoca angioina
127 7. Le caratteristiche difensive del Quattrocento e gli Aragonesi
133 8. I castelli aragonesi della committenza reale
135 La prima fase degli interventi difensivi
140 La ricostruzione del Castelnuovo di Napoli
168 L'opera di Alfonso duca di Calabria
178 Le nuove mura della capitale
191 9. Francesco di Giorgio, Baccio Pontelli ed Antonio Marchesi al servizio degli Aragonesi
199 10. I castelli pugliesi al tempo degli Aragonesi
227 11. La committenza noblliare in epoca aragonese
247 Appendici
247 Genealogie delle case angioine e aragonesi
247 Castelli esistenti al momento dell'occupazione angioina suddivisi per "Giustizierati"
248 Situazione dei castelli amministrati dalla Regia Curia nel primo periodo angioino
251 Indice bibliografico
256 Indice toponomastico.


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