Commento dell'editore e quarta di copertina:
Il moltiplicarsi dei castelli è un fenomeno di rilevanza continentale durato dal secolo IX almeno sino al XIII; eppure questo grande capitolo della storia della società europea è studiato in modo nuovo soltanto da qualche decennio, dopo che su di esso si sono esercitate le fantasie romantiche e gli intelletti di storici dell'arte e del diritto. Le cose e gli uomini: strutture abitative, strutture difensive, strutture aggressive, e sempre strutture economiche. Il 'castello' esprime tutto questo in una continuità d'argomento che, pur generale e diffusissima, non è mai generalizzabile perché risponde a ragioni differenti secondo i tempi e i luoghi. Così la lunga fortuna del castello non è una vicenda statica, bensì in continuo rinnovarsi e studiarla è possibile soltanto per zone non molto ampie e culturalmente omogenee. In questo lungo studio, prodotto originalissimo della più recente critica storica sul Medioevo italiano, i castelli vengono seguiti nella loro progressiva diffusione nell'area dell'intera Italia settentrionale a cominciare dal secolo che segna il dissolvimento dell'unità politica carolingia fino alla piena età comunale. Nasce da questa esemplare interpretazione una fisionomia nuova proposta per il castello nella sua funzione di strumento e di simbolo del potere, per il condizionamento che esso opera sulle istituzioni. E, accanto ai significati ideologici, l'evolversi della struttura fisica dei castelli, il rinnovamento della tecnologia militare, il peso psicologico e materiale che ebbero sul popolamento delle campagne.
Indice:
pag. 11 Premessa
13 I. "Erme torri" e "barbari manieri". Gli studi castellani tra gusto antiquario ed evocazione romantica: un esempio regionale
13 1. Dall'erudizione dei muratoriani al 'medievismo' romantico
18 2. L'ambiguità di un "risorgimento archeologico"
24 3. Strascichi provinciali e restauri "littori"
27 4. Il maniero nel libro strenna
41 II. Lo sviluppo dell'attività fortificatoria nel regno italico durante il secolo IX
41 1. L'eredità tardo antica di cose e di parole
45 2. Un prototipo: la città leonina e Ludovico II "murus ecclesiae"
47 3. Le preoccupazioni interne: "malivolae conspirationes populi" e i provvedimenti regi sino a Lamberto
54 4. Le fortificazioni vescovili e comitali
73 III. I "pagani" nel cuore del regno. I castelli e la politica dei re d'Italia nella prima metà del secolo X
73 1. Gli Ungari e le lotte per il regno
81 2. La strategia di Berengario I
86 3. "Italiae principes cohercere": vecchi problemi per nuovi re
88 4. I "cattivi cristiani": agenti del re o delinquenti comuni?
121 IV. "Terrore e sicurezza"
121 1. La reazione emotiva di fronte alle incursioni
130 2. Le tecniche di aggressione e i loro effetti: diversità e analogie
135 3. I castelli nella congiuntura economica del secolo X
155 V. Proteggere e dominare
155 1. L'organizzazione della difesa locale: "guaita" e "scaraguaita"
161 2. I detentori delle prime fortezze
168 3. Castelli e signoria "di castello"
189 VI. La struttura materiale del castello nei secoli X e XI
191 1. La posizione
195 2. L'apparato fortificatorio
206 3. L'ampiezza e gli elementi interni
247 VII. Forme ed effetti dell'incastellamento nel quadro del popolamento rurale
248 1. Le relazioni tra fortezze e centri religiosi
254 2. La fortificazione degli abitati
258 3. Castelli e villaggi: un rapporto dinamico
263 4. I nuclei fortificati come poli d'attrazione
287 VIII. Incastellamento e decastellamento
287 1. "Ubi castrum iam fuit"
289 2. I problemi del precoce decastellamento
295 3. Rigenerazione e incremento delle fortezze
311 IX. La crescita dei secoli XI e XII
311 1. Lo sviluppo delle "ville"
315 2. La fioritura dei borghi
319 3. "Borgo" e "villaggio": una peculiarità problematica
326 4. Da castello a "città"
331 5. Spontaneità e controllo nello sviluppo del popolamento rurale
351 X. La struttura materiale del castello nell'età comunale
351 1. Il potenziamento dei mezzi d'attacco
364 2. Tradizione e innovazione nell'allestimento dei recinti difensivi
375 3. Un elemento nuovo: il "dongione"
384 4. La residenza signorile: il "palacium castri"
391 5. "Turris magna ac fortissima"
399 6 . Gli edifici castellani fra realtà e simbolo
441 XI. Le fortezze di temporaneo rifugio: continuità e rinnovamento
441 1. Il castello deposito nei secoli XII e XIII
443 2. "Castra" di rifugio e di popolamento
448 3. Struttura e funzioni del castello deposito
452 4. "Et in ipso incanevant": dal diritto all'obbligo
454 5. Problemi aperti: la distribuzione geografica e i rapporti con altri tipi di fortificazione collettiva
467 XII. Verso un nuovo concetto di castello
467 1. "Palacium ad modum castri"
474 2. Da villaggio a dimora signorile
487 XIII. Epilogo. Tempi e modi di una rivoluzione
497 Elenco delle opere citate
529 Indice analitico