Quarta di copertina:
Il volume comprende i Commenti che Tommaso d'Aquino ha dedicato a due dei cinque opuscoli teologici attribuiti a Boezio: il De Trinitate e il De ebdomadibus.
Nel primo (composto probabilmente tra il 1257 e il 1259, e rimasto incompleto), Tommaso affronta - nelle questioni che seguono l'esposizione letterale - alcuni dei temi più rilevanti del suo intero percorso di pensiero: la possibilità, per l'intelletto umano, di accedere alle realtà divine; il significato della fede, anche in rapporto alle argomentazioni razionali; il principio di individuazione e l'origine della pluralità; la divisione e il metodo delle scienze speculative. Soprattutto quest'ultimo aspetto fa del Commento al De Trinitate il testo forse più importante per ricostruire il modo in cui Tommaso definisce, nello specifico, il rapporto tra la teologia cristiana e la "teologia dei filosofi", ovvero la metafisica. Il Commento al De ebdomadibus (quasi sicuramente posteriore, ma ancora di difficile datazione) è più breve e consiste nella sola esposizione letterale: il grande tema in questione è qui quello della partecipazione, affrontato a partire dal rapporto - tanto nelle creature quanto in Dio - tra l'essere e il bene. Oltre all'Introduzione e ai consueti Apparati (Note alla traduzione, Parole chiave, Bibliografia), completano il volume, in appendice, due studi di approfondimento (Metafisica e teologia nella divisione delle scienze speculative del Super Boetium De Trinitate; Astrazione e separazione: Tommaso d'Aquino e la tradizione greco-araba). Il testo latino a fronte riproduce quello dell'edizione critica leonina (S. Thomae de Aquino Opera Omnia, t. 50).

Indice:
Introduzione
pag. 5 1. Gli opuscoli teologici di Boezio e la tradizione medievale
7 2. Il Commento di Tommaso al De Trinitate
10 3. La conoscibilità di Dio
14 4. Fede e ragione
17 5. Fede e religione
19 6. L'origine della pluralità e dell'individuazione
23 7. La divisione delle scienze speculative
28 8. I modi delle scienze speculative
32 9. Il Commento al De ebdomadibus
34 10. La distinzione tra esse e id quod est
38 11. La bontà delle cose
41 Note all'Introduzione
51 Cronologia della vita e delle opere di Tommaso d'Aquino
57 Avvertenza editoriale
58 Abbreviazioni
SUPER BOETIUM DE TRINITATE
61 Prologo
67 [Boezio, Sulla Trinità, Proemio]
69 Esposizione del Proemio
Questione I - Sulla conoscenza delle cose divine
79 Art. 1 - Se la mente umana abbia bisogno, nella conoscenza della verità, di una nuova illuminazione da parte della luce divina
91 Art. 2 - Se la mente umana possa pervenire alla conoscenza di Dio
99 Art. 3 - Se Dio sa ciò che per primo viene conosciuto dalla nostra mente
109 Art. 4 - Se la nostra mente sia in grado di pervenire alla conoscenza della divina Trinità
Questione II - Sulla manifestazione della conoscenza divina
121 Art. 1 - Se sia lecito condurre un'indagine sulle cose divine
129 Art. 2 - Se vi possa essere una scienza delle cose divine
137 Art. 3 - Se sia lecito servirsi nella scienza della fede di argomenti fìlosofici e di autorità
149 Art. 4 - Se le cose divine debbano essere velate con termini oscuri e nuovi
157 [Boezio, Sulla Trinità, c. I)
159 Esposizione del primo capitolo
Questione III - Sulla comunione della fede
169 Art. 1 - Se la fede sia necessaria al genere umano
181 Art. 2 - In che modo la fede si rapporti alla religione
189 Art. 3 - Se la vera fede possa essere chiamata, in modo appropriato, cattolica o universale
195 Art. 4 - Se sia veramente professione di fede il fatto che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo siano ciascuno singolarmente Dio, e che tutti e tre siano un solo Dio senza alcuna distinzione dovuta a qualche forma di disuguaglianza
Questione IV - Sulla causa della pluralità
211 Art. 1 - Se l'alterità sia causa della pluralità
219 Art. 2 - Se la varietà degli accidenti sia causa della diversità numerica
235 Art. 3 - Se due corpi possano sussistere o possano essere pensati nello stesso luogo
249 Art. 4 - Se la varietà del luogo contribuisca ìn qualche modo alla differenza numerica
255 [Boezio, Sulla Trinità, c. II]
255 Esposizione del secondo capitolo
Questione V - Sulla divisione della scienza speculativa
263 Art. 1 - Se la divisione della filosofia speculativa in naturale, matematica e divina risulti appropriata
281 Art. 2 - Se la filosofia naturale si occupi di ciò che è nel movimento e nella materia
289 Art. 3 - Se la considerazione matematica si occupi di ciò che è nella materia, prescindendo dal movimento e dalla materia stessa
309 Art. 4 - Se la scienza divina si occupi di ciò che è privo di materia e di movimento
Questione VI - Sui modi della scienza speculativa
325 Art. 1 - Se sia necessario usare il modo di procedere razionale nella scienza naturale, il modo conforme all'apprendimento scientifico in quella matematica, e il modo di procedere intellettuale in quella divina
345 Art. 2 - Se sia necessario rinunciare del tutto all'immaginazione nelle cose divine
355 Art. 3 - Se il nostro intelletto possa vedere la stessa forma divina
363 Art. 4 - Se la visione della forma divina  possa aver luogo attraverso qualche scienza speculativa
EXPOSITIO LIBRI BOETII DE EBDOMADIBUS
375 [Boezio, Sulle ebdomadi, c. I]
375 Esposizione del primo capitolo
387 [Boezio, Sulle ebdomadi, c. II]
387 Esposizione del secondo capitolo
403 [Boezio, Sulle ebdomadi, c. III]
403 Esposizione del terzo capitolo
413 [Boezio, Sulle ebdomadi, c. IV]
415 Esposizione del quarto capitolo
423 [Boezio, Sulle ebdomadi, c. V]
425 Esposizione del quinto capitolo
APPARATI
433 Note al testo - Super Boetium De Trinitate
463 Note al testo - Expositio libri Boetii De ebdomadibus
467 Appendice I - Metafisica e teologia nella divisione delle scienze speculative del Super Boetium De Trinitate
514 Note
527 Appendice II - Astrazione e separazione: Tommaso d'Aquino e la tradizione greco-araba
567 Note
581 Parole chiave
587 Bibliografia