Prima di copertina:
A piedi nudi, i capelli scarmigliati
e una veste sbrindellata,
con l'aria di un idiota
vado in giro a ubriacarmi e intono poesie.
Quando mi aggiro per il mercato,
non c'è nessuno che mi riconosca.
Sono il bambino del Grande Imperatore
del Paradiso Orientale.
Commento dell'editore:
«Traducendo e commentando per la prima volta in una lingua occidentale le ottantotto quartine selezionate dalla vastissima produzione poetica del maestro Bai Yuchan, si è tenuto presente il principio taoista "conosci il bianco ma attieniti al nero" (Daodejing 28). Non si sono dunque privilegiate le poesie in cui prevale il discorso più strettamente dottrinale e che, se male interpretate, potrebbero stimolare elucubrazioni di tipo mentale (il "bianco" di cui parla il Daodejing). Si è infatti lasciato il dovuto spazio alle quartine che hanno al centro il mondo naturale o il tema del vino, affidando al lettore il compito di coglierne il significato più apparente e quello più riposto. Anche i temi per così dire "paesaggistici" sono presentati da Bai Yuchan sotto l'aspetto dell'interiorizzazione e permettono di smentire i luoghi comuni che ancora sussistono sul carattere meramente descrittivo della poesia classica cinese.
L'antologia è seguita da un'Appendice in cui si illustra per la prima volta al lettore italiano la complessa "tessitura" dei toni e delle rime propria di questo genere poetico».
Alfredo Cadonna