Commento dell'editore:
Le Confessioni di Agostino iniziano un'epoca nuova del pensiero filosofico. Non c'è, per imparare la sapienza, altro curriculum che l'ordine dei giorni, altra «via» che un percorso esistenziale. Quello dell'esistenza ansante e inappagata, che non si è sottratta alle comuni speranze e disperazioni, che ha corso in lungo e in largo la terra e ha voluto sperimentare ogni cosa umana, senza tenerne a distanza alcuna, assaporandole tutte o lasciandosene urtare, ferire, dominare, invece di limitarsi a esercitare il sereno potere della vista, che le domina da lontano. La metafisica non si svela veramente che nello specchio - e nell'enigma - di un destino personale.
«La pietra scende come il fuoco sale. Li porta il loro peso, tendono al loro luogo. L'olio versato nell'acqua risale, l'acqua versata sull'olio va a fondo: li porta il loro peso, tendono al loro luogo. Minore è l'ordine, maggiore l'inquietudine: al loro posto le cose s'acquetano. Il mio peso è il mio amore: da lui son mosso dovunque io mi muova.»