Seconda di copertina:
La vita e le gesta del grande genovese vengono in questo volume ricostruite e rivissute nel quadro delle nove «cartas-relaciones» (lettere-rapporto) ritrovate per caso negli Stati Uniti nel 1988 e scritte da Colombo nel 1503 ai Re Cattolici, Isabella e Ferdinando.
L'autore, inserendo con un lavoro di grande impegno e di assidua verifica questi nove «capitoli» nella caleidoscopica panoramica colombiana, ha riscritto la vita del grande navigatore guardando a lui, oltre che come genio marinaro, come uomo, fuori del mito e della leggenda. Un personaggio, dunque, in certo modo inedito, autobiografico, che anche nei momenti più patetici sovrasta con la sua statura il coro stridulo di principi, nobili, alti prelati, grandi dame, avventurieri, navigatori e cortigiani che ruota intorno a lui, minuscoli comprimari di una grandiosa commedia che portò al superamento del Medioevo, in un gioco scenico che vide in Colombo e nella regina Isabella i profeti dell'era moderna.
È pur vero che queste nove «lettere-rapporto» non rivelano in apparenza sensazionali novità rispetto alla tradizione; ma resta il fatto che i drammi, «le opere e i giorni» di Colombo narrati dai suoi biografi e memorialisti anche moderni e contemporanei, appaiono al confronto con questi documenti autografi, se non proprio pergamene ingiallite, certamente superati dagherrotipi. Per cui, leggere magari con un po' di fantasia queste pagine significa, fra l'altro, rivivere Cristoforo Colombo, ripercorrere le sue gesta come in un avvincente romanzo.