Commento dell'editore:
Storie e vicende di un grande monastero, specchio della cultura medievale.
L'abbazia benedettina di San Gallo si sviluppa sul sito di un antico eremitaggio, fondato nel 612 dal monaco irlandese Gallo, e fu eretta nel 720 dall'abate Otmaro. La sua storia è raccontata in una cronaca ("Casus Sancti Galli"), che venne composta da autori diversi in periodi diversi e che si estende a coprire, per la parte latina (l'ultima sezione delle "Cronache" è infatti scritta in tedesco) il periodo che va dalla iniziale fondazione dell'eremo sino alla prima metà del XIII secolo. Gli autori di maggior rilievo sono Ratperto, che scrive la parte più antica della cronaca, sino all'883, seguito da Ekkeardo IV di San Gallo (che scrive la parte più estesa, interrotta, non sappiamo per quali ragioni, nel 1053) e Corrado di Favaria, con cui si giunge dai primissimi anni del XIII sino al terzo decennio dello stesso secolo. La cronaca vuole apparire senza pretese e mantenersi al livello della narrazione degli accadimenti quotidiani, ma è una delle opere più deliziose che ci ha trasmesso il Medioevo, grazie all'arte con cui, soprattutto per le parti scritte da Ratperto e da Ekkeardo, si svolge il racconto che descrive i rapporti e la vita nel monastero con immediatezza, chiarezza e vivacità, quali raramente è dato trovare in opere consimili. Dal punto di vista storico, la cronaca, se è da prendere con estrema cautela per tutto quanto racconta su eventi o persone, anche fatto conto della determinante presenza della tradizione del chiostro e della conseguente unilateralità dei punti di vista, è invece una fonte di grandissima importanza per la storia della cultura.
Seconda di copertina:
I Casus sancti Galli riuniti nella presente edizione per la prima volta in un volume, fanno da sfondo al mito di San Gallo costituitosi nei moderni studi sul medioevo.
La fama che circonda il monastero è più che giustificata per il numero dei manoscritti altomedievali custoditi presso il luogo stesso della loro produzione (nell'attuale Stiftsbibliothek), ma anche per una monumentale opera narrativa che si estende dal VII al XIII secolo.
I Casus sancti Galli rappresentano un elemento chiave delle conoscenze generali del mondo monastico nei primi secoli del medioevo. La storiografia sangallese offre al lettore una visione sia della vita all'interno delle mura di un monastero, sia degli scambi col mondo esterno. Grazie ai resoconti sull'attività di trascrizione di testi religiosi e letterari sotto i singoli abati, possiamo verificare le tappe che hanno fatto del monastero il paradigma dello sviluppo culturale europeo. Le testimonianze delle visite di numerosi imperatori (la piú importante quella diCarlo III il Grosso nell'883 di ritorno dall'Italia) sono espressione invece della presenza del monastero nella politica come crocevia di eventi storici.
Le Cronache di San Gallo rappresentano una fonte preziosa non solo per le vicende religiose e istituzionali del monastero, ma anche per la storia di uno dei principali centri artistici medievali che, collocato nella importante terra di passaggio della Alemannia, poté mediare gli stimoli provenienti dal mondo franco e da quello italiano.
Indice:
VII Introduzione
XIII Nota critica
XVII Nota alle illustrazioni
XXIII Elenco degli abati
XXV Elenco delle illustrazioni
Cronache di San Gallo
3 Ratperto. Testo sull'origine e le diverse vicende del monastero di San Gallo
51 Ekkeardo IV. Casus S. Galli
313 Continuazione Anonima
367 Corrado di Fabaria. Le storie di San Gallo dal tempo del re Filippo
435 Bibliografia e Note
441 Ratperto
455 Ekkeardo
481 Continuatio
488 Corrado di Fabaria
495 Indice dei nomi.