Quarta di copertina:
Il breve ma intenso romanzo ha la caratteristica di stimolare la comparazione tra le due culture religiose del Cristianesimo e dell' Islam. Un dialogo profeticamente iniziato otto secoli fa dal grande imperatore Federico II di Svevia, che spostò la centralità del suo Regno d'Occidente ai confini con il vicino Impero musulmano. L' epilogo avviene in Puglia, regione che da sempre stimola e favorisce l'incontro tra culture e tradizioni diverse. Il senso della ricerca "archeologica" della protagonista Anthea, di Alberto e del professore Arturo è il bisogno di risalire al punto di partenza, al big-bang iniziale ove si divisero i destini degli uomini e le loro culture presero tradizioni e forme così diverse …difatti una traccia, una misura del tempo e dello spazio, un simbolo di unione viene da loro individuato in Castel del Monte di Andria, adagiato per incanto su una collinetta dell'Alta Murgia barese. Qui vengono condotti da un superiore destino che li rende protagonisti del ritrovamento del "Sacro Graal" custodito da otto secoli nel misterioso castello ottagonale che guarda da "oriente ad occidente".