Commento dell'editore:
La Commedia è qualcosa di più che la descrizione di un viaggio immaginifico, fosse anche la traduzione allegorico-didascalica di un nuovo Itinerarium mentis in Deum: è un'opera totale, dato che esige la reintegrazione trinitaria non solo di ciò che è oggetto di narrazione, ma, ed è qui la sua vera e più alta pretesa, di colui che si fa ascoltatore attento. Anche in forza dell'impostazione metrica (data dalla raffinatissima architettura simbolico-numerica della terzine di endecasillabi in rima incatenata, su tre cantiche per cento canti, novantanove più uno, il primo) il ritmo è triadico, trinitario, sin negli angoli più reconditi del poema e tende ad avvolgere il lettore nelle spirali di un vortice simbolico dai livelli sempre più profondi e imprevedibili. Il coinvolgimento richiesto è totale. La «piccioletta barca» è dunque lo sguardo che vuole spiegare senza lasciarsi comprendere e che, pertanto, ignora la grammatica della visione, essenziale per chi voglia penetrare nei misteri del simbolo. Il testo dantesco avanza costantemente una pretesa di verità che non può essere ignorata senza pregiudicare il valore della stessa forma poetica.