Paderna con la cappella castrense di S. Maria, una testimonianza bizantina nel territorio della Pieve di San Giorgio
Commento dell'editore:
Un viaggio affascinante alla scoperta delle antiche fortificazioni del piacentino: Giorgio Eremo prende le mosse dalle testimonianze etrusche per poi passare al periodo romano, al glorioso passato di Veleia e agli insediamenti bizantini e longobardi. Il passaggio dalla casatorre al castello è evidenziato dai segni ancora tangibili presenti sul territorio e il volume dedica ampio spazio alla disamina di alcune fortificazioni della nostra montagna, collina e pianura.
Si analizza inoltre il complesso castrense di Paderna, la cui antichissima origine è attestata dalle analogie con la coeva architettura bizantina.
Indice:
pag. 7 Prefazione, di Ferdinando Arisi
Parte prima. Introduzione storica, giuridica ed economica al castello medievale
13 Capitolo I. Testimonianze etrusche nel piacentino
17 Capitolo II. Veleia romana morì due volte
21 Capitolo III. Frequentazione bizantina e Longobarda
26 Capitolo IV. Il Medioevo
32 Capitolo V. Lo sfruttamento del suolo: la curtis ed il sistema curtense, i Ronchi
39 Capitolo VI. Le condizioni gíuridiche del contado piacentino nel Medioevo
49 Parte seconda. Casatorre e Castello
51 Capitolo I. La casatorre
91 Capitolo II. Le antiche fortificazioni dell'Alta Val Trebbia e della montagna, di Marco Horak
111 Capitolo III. Il castello
153 Capitolo IV. I castelli di San Pietro in Cerro e Montanaro
169 Parte terza. Il castello di Paderna
171 Capitolo I. Paderna nella prima metà del Novecento. Testimonianze di vita contadina e cenni storico-architettonici
179 Capitolo II. C'è vita intorno al fossato: il castello di Paderna e il suo popolamento faunistico, di Sergio Mezzadri, con fotografie di Luigi Ziotti
191 Capitolo III. La fontana di Giudeo
197 Capitolo IV. L'oratorio di Santa Maria
221 Capitolo V. Perché i "Marazzani Landi" diventarono "Marazzani Visconti Terzi"
225 Capitolo VI. Il Torrazzo (Torre nell'acqua)
229 Capitolo VII. Le muraglie, le altre torri, gli spazi cortilizi e gli edifici a destinazione rustica, civile, religiosa
251 APPENDICE
253 Araldica e urbanistica. La pianta di Cortemaggiore nel blasone
259 A San Giorgio una tozza scultura ci parla di due antiche località
265 BIBLIOGRAFIA