Quarta di copertina:
Eadulf si chinò e sollevò il giovane per trascinarlo sulla spiaggia… Nel fare questo, scorse una piccola striscia attorno al polso sinistro… Forse aveva strappato qualcosa al suo mancato assassino. Era un pezzo di stoffa su cui era ricamato uno dei simboli che i sassoni pagani ancora ostentavano…
Delitti di fucoco
Anno Domini 666. Sorella Fidelma riceve da re Colgù l'incarico di raggiungere Canterbury per allacciare relazioni diplomatiche col Kent. Ma il viaggio nasce sotto una cattiva stella. A causa di una tempesta il suo vascello si arena in Britannia, nel regno di Dyfed. Qui re Gwlyddien si affretta ad offrire ospitalità alla monaca-detective, non solo per cortesia, ma soprattutto perché intende avvalersi della sua abilità investigativa. Infatti il sovrano è alle prese con un duplice mistero: la sparizione di un'intera comunità religiosa e il rapimento di suo figlio.
Quale movente nascondono questi crimini? Chi ha passato a fil di spada decine di monaci indifesi? Perché non giunge alcuna richiesta di riscatto per la liberazione del principe? E qual è, infine, l'allucinante segreto custodito da Idwal, un pastore itinerante che tutti vogliono morto?
Forte, vigoroso, giocato come sempre sulla seduzione del giallo classico e sul fascino barbarico dell'Alto Medioevo, Delitti di fuoco conferma e consolida la fama di Peter Tremayne e del suo inimitabile blend di legal thriller e romanzo storico.