Commento dell'editore:
Unico fra i grandi periodi della storia, il medioevo è anche un concetto polemico: additato dagli Umanisti, che rimpiangevano i fasti della classicità, come limbo pieno di disordine; accusato dalla Riforma di asfissiante papismo; definito dai Lumi come insieme di secoli bui; ripreso e rivalutato - sempre pretestuosamente - dal Romanticismo politico e letterario impegnato nelle prime «invenzioni della tradizione».
Ma se dalla parola-contenitore ci si sposta al reale contenuto di un intero millennio, la prospettiva cambia. Due importanti medievisti ripercorrono in modo cronologico e tematico un'incessante e sempre originale avventura di fondazione, a cui dobbiamo non poche delle nostre realtà politiche, economiche e religiose. A patto di rinunciare ad alcuni, apparentemente irriducibili, stereotipi colti.
Indice:
Premessa
Parte prima: Poteri e strutture del potere: alto medioevo
I. Popoli in movimento
II. Verso l'Europa dei Franchi
III. L'impero carolingio
IV. Altro Mediterraneo, altra Europa
V. La convivenza dei regni postcarolingi e dei poteri locali
Parte seconda: Poteri e strutture del potere: basso medioevo
I. Le trasformazioni dell'ordinamento pubblico dopo le «seconde invasioni»
II. La crescita demografica e lo sviluppo delle città
III. Il papato, l'Impero, i regni
IV. I nuovi assetti politici dell'Europa negli ultimi secoli del medioevo
V. I processi di costruzione dello «Stato nazionale» in Europa
Parte terza: Società, religione, economia
I. La società
II. Cristianesimo e chiese
III. L'economia
Indice dei nomi.