Dieci secoli per la Basilica di San Miniato al Monte


PREZZO : EUR 28,00€
CODICE: ISBN 885960236X EAN 9788859602361
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di: , Contributi di: , , ,
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Dieci secoli per la Basilica di San Miniato al Monte

PREZZO : EUR 28,00€

CODICE :
ISBN 885960236X
EAN 9788859602361

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
A cura di: , Contributi di: , , ,

EDITORE/PRODUTTORE:


ANNO:
2007

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
176 pagine
Ill. colori
Brossura
cm 24 x 31
gr 1000

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
La storia, l'arte, il simbolismo della basilica di San Miniato al Monte sono esaurientemente trattati in quest'opera, pubblicata in occasione dei dieci secoli di vita dell'edificio. Il volume, che accompagna l'omonima mostra – allestita presso la Galleria Pio Fedi di Firenze dal 26 maggio al 14 giugno 2007 – e una giornata di studio sulla basilica (Firenze, 26 maggio 2007), racchiude testi di Francesco Gurrieri, Renzo Manetti, Graziella Coi e Carlo Alberto Garzonio. La chiesa attuale non è il frutto di un progetto unitario realizzato in pochi decenni, ma di un lavoro durato quasi duecento anni, con continue modifiche e accrescimenti rispetto al proposito iniziale. Voluta dal vescovo Ildebrando agli inizi dell'XI secolo, ha registrato tre grandi fasi costruttive: dalla prima (1070-1093) provengono i muri delle navate laterali e il coro; dalla seconda (1128-1150) il colonnato, i muri della navata centrale e il secondo ordine della facciata; dalla terza (1175-1207) il frontone e il pavimento della navata principale. Il "1207" inciso sul pavimento marmoreo è l'anno dell'ultimazione dei lavori, scelto come data convenzionale per la fondazione.
Il libro, riccamente illustrato con fotografie a colori, immagini tratte da carte d'epoca e rilievi dell'edificio (prospetti e sezioni), dedica molto spazio al tema della policromia che caratterizza la facciata a scomparti geometrici, con il paramento marmoreo bianco (in parte apuano, in parte di reimpiego) e verde di Prato ("serpentino" del Monte Ferrato): esempio del legame tra l'architettura romanica toscana e l'Oriente (la policromia era un motivo ricorrente nell'Islam medievale). Altro tema ampiamente trattato è poi quello del simbolismo cosmico, una caratteristica comune a molti altri edifici sacri dell'epoca: ogni elemento dell'opera risponde a precisi rapporti numerici e a regole geometriche definite.


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