Commento dell'editore:
Le pagine di questo volume sono una parte importante del percorso ricostruttivo nell'ambito della ricerca sulla politica ecclesiastica riformatrice dei vescovi nel Piemonte medievale, sia in senso teorico-storiografico sia in senso pratico-applicativo. Se si può parlare di riforma vescovile in Piemonte, e in particolare del consolidarsi dell'autorità ecclesiastica, questa è riscontrabile alla fine del secolo X e all'inizio dell'XI, quando i presuli difendevano la libertas della propria chiesa di fronte alle nuove iniziative romane che tentavano di imporre il primato della sede apostolica attraverso l'ingerenza nelle questioni locali. Accanto alla difesa delle autonomie, questi vescovi erano partecipi di uno spirito riformatore che guardava al modello della Chiesa imperiale, anch'essa attraversata in quel momento da ideali di riforma. A partire dalle singole figure dei presuli subalpini, l'autrice tenta di ricostruire gli elementi che concorrono al consolidamento dell'autorità ecclesiastica del vescovo, protagonista sin dal Medioevo di orientamenti riformistici.
Indice:
5 Prefazione (Giuseppe Sergi)
9 Introduzione
21 I – Vescovi e monasteri
26 1. Vescovo e monasteri esenti
34 2. Eigenkloster vescovili?
49 3. Monasteri diocesani
53 4. Il vescovo Alrico di Asti e il vescovo Riprando di Novara. Due fondazioni familiari
55 II – Vescovi e canoniche
57 1. Canoniche della cattedrale
68 2. Canonici e monaci, convivenze e conflitti: il caso di Acqui
70 3. Collegiate di canonici
75 4. Il concilio romano del 1059
77 5. La vita comune del clero. Pier Damiani e Cuniberto di Torino
83 III – Concili: la partecipazione vescovile. Dialettica tra indirizzi locali e decisioni sovralocali
83 1. Matrimonio dei chierici e vita in comune del clero
98 2. Il problema della simonia
108 3. La sinodo guibertista del 1089
111 Conclusioni
123 Indicazioni bibliografiche
135 Indice dei luoghi
139 Indice dei nomi.