Don Antonio Centelles. Il marchese di Crotone. Romanzo storico

In appendice: Lamento per la morte di Don Enrico d'Aragona

PREZZO : EUR 18,00€
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AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Prefazione di: Traduzione e commento di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : -
DISPONIBILITA': Esaurito


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Don Antonio Centelles. Il marchese di Crotone. Romanzo storico
In appendice: Lamento per la morte di Don Enrico d'Aragona
PREZZO : EUR 18,00€

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AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Prefazione di: Traduzione e commento di:

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:



ANNO:
2001

DISPONIBILITA':
Esaurito

CARATTERISTICHE TECNICHE:
218 pagine
Brossura
cm 14,5 x 21 x 1,4
gr 295

DESCRIZIONE:

Quarta di copertina:
Don Antonio Centelles, il marchese di Crotone ebbe una vita triste e gloriosa. La sua fama percorse tutti gli angoli della penisola italiana durante il nebuloso crepuscolo del Medioevo.
Dalle alterne e spesso penose vicende belliche e politiche da lui vissute e sofferte, si può dedurre che Centelles avesse in animo di affrancare la Calabria dalla soggezione al Regno di Napoli e dalle angherie dei prepotenti e fiscali catalani introdotti e piazzati ai posti di comando dai re stranieri, Alfonso I d'Aragona ed il di lui succesore Ferdinando I, detto Ferrante.
Colto ed intelligente, dotato di facondia e di trascinante oratoria, Don Antonio fu il maggiore protagonista ed istigatore delle sanguinose rivolte che ebbero come teatro il sud d'Italia e soprattutto la Calabria (1450-1465) e che sono state tramandate dagli storici come "le rivolte di Centelles".
Nella sua amata terra di Calabria, dove sposò la bella e ricca ereditiera Enrichetta Ruffo, creandovi la propria famiglia, visse e combattè da vero calabrese, pur non essendo tale di nascita.
Don Antonio Centelles fu "il Marchese" per antonomasia.
La sua politica ha lasciato tracce profonde in Calabria e soprattutto nel marchesato di Crotone. Le sue gesta rocambolesche meritano di essere ricordate, perché le sue avventure animate da sofferti ideali sono così avvincenti da potersi rileggere in un'atmosfera fiabesca, come una sorta di mitologia epica, intrisa di amore, di eroismo e dolore, nel tempo in cui la giustizia dei re era una tortura mutilante dei corpi e delle menti, quando il lusso sfrenato e corrotto della corte era alimentato con il sangue ed il sudore del mondo contadino miserabile e schiavo.
Il marchese di Crotone, portò con sé nella tomba il segreto della sua morte ed il tempo in cui essa avvenne: quel tempo che segnò anche il declino del feudalesimo, la fine del Medio Evo e l'inizio dell'età moderna.

Indice:
pag. 7 Prefazione
13 Introduzione
21 Capitolo I. Il viaggio di Lucrezia d'Alagno
31 Capitolo II. In supplica al Papa Callisto III
41 Capitolo III. La fine di un sogno
51 Capitolo IV. Don Antonio Centelles e Sigismondo D'Este
63 Capitolo V. La morte del Re Alfonso I D'Aragona
73 Capitolo VI. La fuga da Marigliano
83 Capitolo VII. Centelles con i principi Giovanni Antonio Orsini e Marino Marzano
95 Capitolo VIII. Il Marchese a Crotone ed a Catanzaro
111 Capitolo IX. Rivolta, pacificazione e tradimento
121 Capitolo X. Fuga dal carcere di Castelnuovo, nuova rivolta e definitiva cattura a S. Severina
131 Capitolo XI. Centelles ed il Moro Musulmano
141 Capitolo XII. Nuova evasione di Centelles da Castelnuovo
151 Capitolo XIII. Tra storia e leggenda
161 Capitolo XIV. Centelles rievoca il suo primo incontro con Enrichetta Ruffo
171 Capitolo XV. Inigo D'Avalos, il pretendente Catalano
181 Capitolo XVI. Un matrimonio segreto ed una vita senza pace
189 Conclusioni
197 Appendice. Lamento per la morte di Don Enrico D'Aragona
213 Bibliografia


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