Commento dell'editore:
Un interessante excursus nella condizione della donna nel Medioevo e sulla medicina di allora (concepita come un calderone formato da astrologia, filosofia, magia e pratica empirica). Quando si vuole parlare di donne nel Medioevo, bisogna tener presente che tutto quello che oggi si sa di loro filtrato dai pensieri e dalle opinioni degli uomini. L'Autrice si sofferma in particolare sulla grande scuola salernitana, dove incontrano l'elemento laico (cultura araba e greca) e quello monastico-benedettino.
Il saggio prende in esame la figura di TROTULA DE' RUGGIERO, figura femminile delle medicina del XII secolo, in particolare della ginecologia, che seppe affrontare il concetto di malattia dal punto di vista globale e non come elemento separato dall'essere umano nella sua interezza.
Un libro importante dal punto di vista storico e sociale, per chi vuole approfondire l'argomento 'Donne e medicina'.