Duccio. La Maestà


PREZZO : EUR 105,00€
CODICE: ISBN 8843557475 EAN 9788843557479
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE :
DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Duccio. La Maestà

PREZZO : EUR 105,00€

CODICE :
ISBN 8843557475
EAN 9788843557479

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
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COLLANA/SERIE:


ANNO:
1998

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
364 pagine
260 ill. a colori, 1 ill. in bianco e nero
Rilegato in tela, con sovracoperta e cofanetto
cm 25 x 28

NOTE:
Edizione inglese: Duccio. The Maesta
Edizione francese: Duccio, la maestà

DESCRIZIONE:

Opera di dimensioni inusitate, inferiore di poco ai cinque metri sia in altezza che in larghezza, dipinta davanti e dietro, composta, oltre che dalla vasta figurazione principale, da molte altre di più piccolo formato - cinquanta, senza considerare le figure singole, di contorno - ed eseguita da un genio della pittura come Duccio, la "Maestà" destinata all'altar maggiore del Duomo di Siena può considerarsi la più importante pala d'altare dell'arte italiana. Che questa affermazione non sia esagerata lo può confermare chiunque si provi a riflettere sulle numerosissime altre pale d'altare arrivate fino a noi. Non ce n'è una che presenti una complessità paragonabile a questa.
Quando Duccio la dipinse, tra il 1308 e il 1311, era già un artista maturo e rinomato, probabilmente intorno ai sessant'anni di età. La sua storia documentata comincia nel 1278, con un pagamento per una modesta commissione del Comune di Siena. Tra i primi documenti che lo riguardano, c'è quello, importantissimo, del 15 aprile 1285, quando la Compagnia dei Laudesi, che aveva sede nella chiesa di Santa Maria Novella a Firenze, gli commissiona una tavola "magna". Per raggiungere la convinzione che quest'opera fosse la famosa "Madonna Rucellai", oggi agli Uffizi, ma proveniente da Santa Maria Novella, c'è voluto molto tempo, perché nelle "Vite" del Vasari essa era considerata il capolavoro di Cimabue; e tale la considerarono tutti fino alla seconda metà dell'Ottocento. Una volta accettata come opera giovanile di Duccio, rimase il problema di giustificare il suo evidente rapporto col grande pittore fiorentino, che oggi, pur con varie sfumature interpretative, si è sostanzialmente concordi nel ritenere fondamentale per la formazione della sua arte; anche se bisogna ammettere che non si trattò di un rapporto da allievo a maestro, ma piuttosto di un dialogo fra due grandi personalità artistiche, che non mancò di produrre dei frutti anche nella pittura di Cimabue e in molta parte della pittura fiorentina degli ultimi due decenni del Duecento. Il fatto stesso che là "Madonna Rucellai" sia la tavola dipinta di dimensioni maggiori di tutto il Duecento italiano testimonia la grande considerazione di cui il giovane Duccio godeva a Firenze.
D'altra parte, il rapporto con Cimabue resta un fattore essenziale per la comprensione dell'arte del grande pittore senese. Esso segnerà anche alcuni aspetti della sua tarda operosità, come vedremo; e si inserisce, del resto, in una situazione che è quella della pittura centroitaliana degli ultimi decenni del Duecento, ruotante tutta intorno alla grande figura di Cimabue. A Siena stessa, Duccio non rappresenta un caso isolato: le opere tarde di Guido da Siena e di Dietisalvi di Speme, la breve attività negli anni Settanta del Maestro delle Clarisse (cioè Rinaldo da Siena), le opere del delizioso Maestro del dossale di San Pietro (oggi identificabile con Guido di Graziano), le scarse tracce rimasteci dell'attività di Vigoroso da Siena, si spiegano tutte con il precoce formarsi di un contesto cimabuesco senese.
Nella "Madonna Rucellai", Duccio guarda soprattutto a dipinti come la "Madonna" del Louvre, eseguita da Cimabue presumibilmente verso il 1280. Dopo il recente restauro, ad opera di Alno Del Serra, della grande tavola duccesca degli Uffizi, il recupero del modellato del mantello, con le fitte piegoline a sottosquadro, rende ancora più evidente l'ispirazione alla Madonna parigina. Ma anche prima essa appariva fortissima.
Il fatto che ambedue le Madonne stiano come appollaiate su un trono disposto in tralice e immaginato quasi fosse uno splendido seggiolone ligneo ricco di intagli e di torniture e intarsiato d'oro, gigantesco fino a diventare il protagonista del dipinto, le accomuna strettamente. Un trono simile è un'invenzione di Cimabue, probabilmente ispirata a figurazioni carolinge, ripetuta più volte negli affreschi di Assisi, mentre nella "Madonna di Santa Trinità" agli Uffizi avrà una formulazione diversa e più moderna, pur restando così smisurato. Esso ha, evidentemente, una valenza simbolica, che Duccio riprende. Come riprende la larga cornice decorata da una serie di tondini con mezze figure di personaggi sacri. Anche il fondo d'oro operato con decorazioni incise a mano libera col bulino è un'idea che risale a Cimabue.
Gli apporti personali del grande artista senese consistono, nella "Madonna Rucellai", soprattutto nella maggiore gentilezza e nell'aspetto più ridente delle immagini; in una sottigliezza di esecuzione ancora più raffinata che nel pittore fiorentino; e, inoltre, nelle novità gotiche che vi compaiono, non solo con le bifore archiacute in alcuni intagli del trono, ma soprattutto nel bordo dorato del mantello che diventa un tremulo arabesco, investendo tutta la figurazione.
Armato di armi così squisite, Duccio dipinge altre importanti opere in questa fase giovanile della sua attività: la "Madonna Gualino" della Galleria Sabauda di Torino (l'opera più antica che ci sia rimasta del pittore senese, certamente eseguita prima della "Madonna Rucellai"), la sublime "Madonna di Crevole", oggi nel Museo dell'Opera del Duomo di Siena, la piccola "Madonna dei Francescani" nella Pinacoteca di Siena, il "Crocifisso Orsini" oggi in collezione privata.

Indice:
La Maestà di Duccio
La Maestà
Madonna in trono col Bambino, angeli, santi e apostoli/fronte della Maestà
Storie della Passione di Cristo/retro della Maestà
Storie dell'infanzia di Cristo e Profeti/predella del fronte della Maestà
Storie della vita pubblica di Cristo/predella del retro della Maestà
Ultime Storie della Vergine/cuspidi del coronamento del fronte della Maestà
Storie di Cristo dopo la resurrezione/cuspidi del coronamento del retro della Maestà
Angeli/piccole cuspidi di completamento
Bibliografia essenziale
Indice dei nomi.


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