Fondi Oro nella pittura italiana dal Medioevo al Rinascimento


PREZZO : EUR 59,95€
CODICE: ISBN 885760294X EAN 9788857602943
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Margherita D'Ayala Valva
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : -
DISPONIBILITA': Esaurito


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Fondi Oro nella pittura italiana dal Medioevo al Rinascimento

PREZZO : EUR 59,95€

CODICE :
ISBN 885760294X
EAN 9788857602943

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Margherita D'Ayala Valva

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:



ANNO:
2011

DISPONIBILITA':
Esaurito

CARATTERISTICHE TECNICHE:
240 pagine
Illustrato
Rilegato
cm 34 x 40
gr 3800

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore:
L'oro è un simbolo e, in qualsiasi circostanza venga usato, non serve per rappresentare la realtà. Ogni volta che un artista impiega questo colore –particolarmente pregiato perché non viene applicato come un pigmento ma steso in sottili, preziosissime foglie– intende alludere a qualcosa di altro, irraggiungibile, distante.
Il fondo oro è il cielo, la sfera celeste del sacro, da cui emerge il Cristo giudicante dei mosaici di epoca romanica. L'oro è un elemento imprescindibile nella rappresentazione delle aureole dei santi che, decorate a rilievo, affollano le pale duccesche e dei maestri tra Due e Trecento, la cui ricchezza di dettagli conferisce un'aura di preziosità e raffinatezza che rimanda a una realtà superiore, da ammirare e adorare.
L'uso dell'oro e il compiaciuto insistere su ornamenti e gioielli si spiegano in relazione all'attività orafa delle botteghe fra Tre e Quattrocento, quelle botteghe nelle quali ci introduce il Libro dell'arte di Cennino Cennini, un manuale che sintetizza l'abilità tecnica raggiunta dalle maestranze toscane e illustra le fasi della doratura. Tale competenza, tramandata nelle botteghe insieme ai materiali, è l'aspetto che più dà continuità alla pratica artistica fra Tre e Quattrocento (conferendo al Gotico cortese la sua caratteristica eleganza affusolata) e, in seguito, agli artisti del primo Rinascimento.
Gentile da Fabriano, Beato Angelico e Masaccio ricorreranno alle stesse ricette cenniniane per la preparazione e la decorazione delle loro tavole. La scomparsa del fondo oro dall'arte del Quattrocento è spesso vista come una conquista, avvenuta in concomitanza con la scoperta della pittura a olio: rappresenta infatti l'apertura agli orizzonti del paesaggio nordico, in cui protagonista diventa l'uomo, non più il sacro.


ARGOMENTO: , , , , ,
GENERE: , ,