Quarta di copertina:
La fiaba pittorica di Gentile da Fabriano si inserisce di diritto in quella assai più ampia del gotico internazionale europeo, costituendo una delle pagine fondamentali del filone italiano. Dalle Fiandre alla Boemia all'Italia, usufruendo per lo più delle vie fluviali del Reno, del Danubio, dell'Isarco e dell'Adige, questa corrente artistica, prevalentemente pittorica, si diffonde ovunque con gli stessi caratteri di raffinatezza, eleganza, fantasia di colori e di costumi e, insieme, con una più acuta osservazione della realtà; un'attenzione epidermica, proprio a fior di pelle, rivolta soprattutto alle piccole cose: ai fiori, alle erbe, ai costumi, ai gioielli. Sono le ‘cose' che contano ancora, non l'uomo con la sua natura più pro­fonda e complessa, con i suoi problemi e le sue passioni.
(Dalla Presentazione di Emma Micheletti)

Seconda di copertina:
Una grande corrente si muove per l'Europa alla fine del Trecento e, per molti anni ancora, addentro a fatti e persone di un'epoca nuova, nel secolo a venire, toccando con la stessa seduzione le città di corte e i Comuni più orgogliosi delle proprie libertà civiche. Quest'aria carica di un lusso saturo e stanco, l'aria crepuscolare, affocata ma riflessa d'oro, del Medioevo morente è quella che respira Gentile da Fabriano ed è quella che da lui si rituffa nelle sue opere, cariche di una luce che, in certi isolati dettagli, è già la rivelazione di un orizzonte nuovo, e altrove è la vita, imbalsamata di opulenza, di favola e di chimera, della stagione gotica giunta al suo estremo.
(Dal saggio di Mauro Minardi)

Sommario:
pag. 7 Emma Micheletti, La favola Gentile
35 La vita e l'arte, Mauro Minardi
87 I capolavori, Mauro Minardi
Apparati
160 Tavola cronologica
162 Collocazione geografica delle opere
166 Breve antologia critica
173 Consigli bibliografici