Un misterioso vaso, o coppa, capace di compiere miracolosi prodigi, è custodito da un re in un castello che è difficile da trovare. Il re è ammalato e sofferente, il suo dominio devastato; egli può essere guarito unicamente se un cavaliere eccellente troverà il castello e porrà in una specifica circostanza una domanda determinante. Con la giusta risposta la terra tornerebbe a fiorire e l'eroe diverrebbe il guardiano del Graal. È questa nelle sue linee essenziali la trama del romanzo di Chretièn de Troyes Perceval. Siamo intorno al 1180, nel pieno dell'epoca d'oro della tradizione medievale, dell'alta cavalleria, delle crociate e dei Templari. Il poeta francese dà inizio in questo modo a una memorabile leggenda che, passando attraverso i secoli, ritorna in primo piano nei nostri giorni.