Commento dell'editore:
"Credette Cimabue de la pintura/ tener lo campo, ed or ha Giotto il grido,/ sì che la fama di colui è oscura". Così Dante sottolinea il passaggio epocale prodotto nell'arte da Giotto (1267?- 1337). Prima di lui, le figure dipinte stavano come rattrappite sul fondo di affreschi e tavole, bloccate in un limitato repertorio di gesti ed espressioni. Con Giotto, l'uomo si divincola dalle rigide regole dell'arte bizantina, esce allo scoperto, si muove, pensa e agisce nel pieno delle sue capacità. I cicli pittorici, i polittici e i dipinti su tavola esprimono con forza questa autentica rivoluzione nell'arte: Giotto riconquista il senso del volume e dello spazio, esprime i sentimenti umani come da mille anni non si faceva più.
Il volume offre un'inconsueta densità di informazioni sull'artista ed è illustrato con oltre 300 immagini a colori.