Le attività degli angeli sono state tra gli oggetti preferiti della contemplazione di san Tommaso d'Aquino: il massimo genio di tutti i tempi della teologia cattolica era talmente affascinato dal mondo angelico che i posteri lo definirono Doctor Angelicus. Nel pensiero del santo domenicano gli angeli costituiscono un piano essenziale del paesaggio metafisico: la loro esistenza conferma la continuità dell'essere e, in qualche modo, colma la distanza abissale che separa Dio dagli uomini e dalle altre creature meno perfette.