Commento dell'editore:
Appassionato conoscitore della storia medioevale, Pietro Orizio, residente a Maclodio, con questo suo primo romanzo "riscrive" l'epopea del conte di Carmagnola che guida i suoi uomini all'assalto mettendo in fuga il nemico senza infierire sul suo avversario, Lamberto Ottone. Alla vicenda storica che vede il territorio di Brescia passare dal dominio dei Visconti a quello della Serenissima, l'autore mescola abilmente una grande storia d'amore, quella tra Lucrezia e Andrea e lo fa con grande capacità narrativa, conferendo al suo romanzo un ritmo intenso e avvincente.
Seconda di copertina:
Elmi e corazze, amori e vendette di coraggiosi cavalieri, si specchiano nell'Oleo. Il Leone Alato ed il Biscione svettano al richiamo della battaglia. In prima fila il Carmagnola guida i suoi uomini all'assalto. Il nemico è in fuga. Il Feudo di Machelodum implode. Non c'è via di scampo: le acque paludose si tingono di rosso, chiudendosi su migliaia di cadaveri. È così che il Carmagnola entra nel villaggio da trionfatore, ma non infierisce sulla testa del suo avversario, Lamberto Ottone. Il Bussone ha realizzato l'ambizioso sogno di trasferire il territorio di Brixiam, dal dominio dei Visconti a quello della Serenissima. Ma a tenere testa allo stratega ci pensa il Malaspina, che per far questo si trova solo. E Andrea lo sa bene. Questa battaglia lo ha spinto ad allontanarsi da chiunque, anche da chi lo ama, la bellissima Lucrezia Ottone, pagando un prezzo altissimo: la sua libertà. Perché nei palazzi del potere e sui campi di battaglia ogni alleanza può rivelarsi fatale e ogni combattimento essere l'ultimo.