Seconda di copertina:
L'assegnazione di vescovati, di abbazie, di commende, di grandi benefici ecclesiastici costituisce sovente, fra Quattro e Cinquecento, l'occasione di contese aspre. Alla volontà di controllo del pontefice e della curia si contrappongono le aspirazioni dello stato milanese, il quale intende valersi di benefici, uomini e risorse della Chiesa per consolidare la sua autorità; ma vi si contrappongono anche le ambizioni e le strategie dei patriziati cittadini e della nobiltà, e le rivendicazioni delle chiese locali.
La ricostruzione delle vicende e dei meccanismi della provvista dei benefici, e dei rapporti con Roma, mette così a fuoco un settore cruciale non solo dei rapporti fra uno stato rinascimentale e la corte pontificia, ma delle complesse e intrecciate dinamiche - ecclesiastiche, religiose, politiche - che animano la società italiana del Rinascimento.
I saggi che compongono il volume riguardano in particolare: i primi accordi col papato, che Francesco Sforza si preoccupò di stringere sin dall'inizio del suo dominio e la politica ecclesiastica da lui perseguita (M. Ansani); la situazione della diocesi di Parma durante l'episcopato di Sacramoro da Rimini (G. Battioni); la contrastata ascesa alla porpora di Ascanio Maria Sforza un cardinale 'di famiglia' (M. Pellegrini); e gli ultimi difficili anni della signoria sforzesca sul ducato milanese (P. Oldrini)

Indice:
Giorgio Chittolini, Introduzione
1 Michele Ansani, La provvista dei benefici (1450-1466). Strumenti e limiti dell'intervento ducale
1 Aspirazioni ducali e resistenze locali al compromesso col papato
27 L'economato dei benefici vacanti
Appendici
89 Appendice 1. L'indulto di Niccolò V
95 Appendice 2. Serie degli economi generali
99 Appendice 3. Serie degli economi particolari
115 Gianluca Battioni, La diocesi parmense durante l'episcopato di Sacramoro da Rimini (1476-1482)
115 Politica ducale
140 Forze locali
184 Curia Romana
201 Per la ricomposizione del meccanismo di provvista
Appendici
207 Appendice 1. Familiari del vescovo e dei vicari generali in Parma
211 Appendice 2. Ecclesiastici parmensi residenti in corte romana
213 Appendice 3. Serie cronologica degli economi ducali in Parma
215 Marco Pellegrini, Ascanio Maria Sforza: la creazione di un cardinale "di famiglia"
215 La componente aristocratica di origine italiana nel Sacro Collegio alla fine del XV secolo
222 Tirocinio politico e dotazione beneficiaria di un futuro cardinale di casa Sforza
244 Il protonotario Sforza e il regime milanese (1477-1482)
268 Il conseguimento del cardinalato: pressioni diplomatiche e mene curiali
291 Paola Oldrini, Debolezza politica e ingerenze curiali al tramonto della dinastia sforzesca: il carteggio con Roma al tempo di Francesco II (1530-1535)
295 Il peso delle riserve curiali
310 Il mancato indulto generale
319 Provviste beneficiarie e tensioni politiche: il vescovato di Alessandria e l'abbazia milanese di San Celso
326 Da Clemente VII a Paolo III: il miglioramento dei rapporti
332 Cenni sulla provvista locale dei benefici
341 Tavola delle abbreviazioni
343 Bibliografia
361 Indice
363 Nomi di persona
389 Nomi di luogo, istituzioni ecclesiastiche e civili, benefici