Commento dell'editore:
Le guerre medievali sono spesso rappresentate come scontri fra cavalieri, di norma risolti tramite eroiche singolar tenzoni. In realtà, come ai giorni nostri, anche a quell'epoca, mettere in campo e approvvigionare un esercito era un'operazione complessa, che coinvolgeva truppe a cavallo e appiedate, tiratori e artiglierie, genieri e salmerie. Le battaglie e gli assedi, preparati con grande cura, potevano vedere in campo decine di migliaia di uomini. Eccezionali saperi, tramandati nel tempo e rodati in lunghi tornei, facevano di un aristocratico un vero cavaliere; le tecnologie incessantemente affinate mettevano a disposizione dei comandanti armi ed equipaggiamenti sempre più avanzati; mercenari e professionisti della guerra integravano sul terreno le milizie civiche e quelle contadine, in un multiforme quanto affascinante panorama.
Indice:
Premessa, di Nicola Labanca
Introduzione, di Aldo A. Settia e Paolo Grillo
Parte prima: I quadri strategici globali
I. Gli eserciti feudali europei, di Xavier Hélary
II. Il Mediterraneo e il Medio Oriente: arabi, turchi, bizantini, di Gastone Breccia
Parte seconda: Il panorama italiano
III. Guerra ed eserciti nell'Italia medievale, di Aldo A. Settia e Paolo Grillo
Parte terza: La guerra nell'Italia medievale
IV. Castelli, fortezze e guerra d'assedio, di Dario Canzian
V. Armi, equipaggiamenti, tecnologie, di Fabio Romanoni
VI. Teoria e cultura della guerra, di Fabio Bargigia
VII. Costi e profitti della guerra, di Laura Bertoni
VIII. Il mercenariato, di Gian Maria Varanini
IX. La guerra sul mare, di Antonio Musarra
Carte
Riferimenti bibliografici
Indice dei nomi