BUONE CONDIZIONI
Quarta di copertina:
Tre donne, tre mistiche, tre personalità profondamente diverse – Matilde di Magdeburgo, Ildegarda di Bingen, Giuliana di Norwich –. Nel panorama della letteratura femminile medievale tali singolari figure vanno ad inserirsi nel contesto delle grandi correnti della spiritualità religiosa, che animarono tale periodo, e di quelcomplesso culturale, che tentava di far confluire in una visione unitaria, o perlomeno in un unicumomogeneo, la tradizione neoplatonica, lo studio dei classici e l'interpretazione filosofica dei testi biblici. Per meglio comprendere queste maîtres à penser al femminile, dobbiamo osservare la durezza e la realtà di quell'ambiente storico, imposto da una selezione culturale tutta "maschile", laddove la vis profetica – che si libera incarnandosi nella parola scritta – diede loro la sicurezza intellettuale di fronteggiare le accanite resistenze umane e il coraggio di perseverare nella vocazione mistico-letteraria. Nella comune aspirazione al Cielo, ognuna manifesta una diversa identità femminile: Ildegarda delinea l'aspetto femminile dell'Ecclesia e della Sinagoga; Matilde eleva la Vergine a uno status divino; Giuliana intuisce il lato materno di Dio. Frances Beer analizza, inoltre, le opere di due mistici medievali che, attraverso i loro scritti, ci permettono di comprendere la cultura profondamente antifemminile di quei tempi.
Indice:
pag. 7 Prefazione
25 Ildegarda di Bingen
79 Da guerriera ad amante
111 Matilda di Magdeburgo
153 Richard Rolle e le monache dello Yorkshire
183 Giuliana di Norwich
219 Conclusione
225 Appendice
229 Opere citate
235 Indice analitico