Saggio scritto con un linguaggio che non fa pensare al rigore della ricerca scientifica, "Guiglielma e Maifreda" racconta la nascita di una comunità religiosa di uomini e donne, popolani, borghesi, mercanti e aristicratici, riuniti attorno alla figura di Guglielma, attiva a Milano nella seconda metà del duecento e sepolta a Chiaravalle come una santa. La comunità prosperò poi sotto la guida di Maifreda da Pirovano, ma terminò con un processo dell'Inquisizione e roghi accesi in Piazza della Vetra.