Commento dell'editore:
Irlanda meridionale, valle di Araglin, anno del Signore 666. In una notte nera e ventosa, un grido si leva dall'abitazione del capo clan Eber, uomo mite, saggio e rispettato da tutti. Quando il suo stalliere accorre la scena che gli si presenta lo lascia senza fiato: il corpo senza vita di Eber giace riverso sul letto inzuppato di sangue. Inginocchiato accanto al cadavere c'è il giovane Móen, lo sguardo perso nel vuoto e un pugnale stretto in mano. Sembra impossibile, dunque, dubitare della colpevolezza del giovane, che non può nemmeno difendersi perché è cieco, sordo e muto… Toccherà a sorella Fidelma andare oltre le apparenze, a scavare al di là della quiete del borgo e dei suoi abitanti, sulle tracce di una verità ben più misteriosa e sinistra.