Indice:
pag. 7 Sigle e Abbreviazioni
11 Prefazione (Manlio Simonetti)
15 Introduzione Generale
15 I. Originalià della ricerca, portata teologica dell'argomento e metodologia utilizzata
18 II. Lo status quaestionis
18 II.1. Lo status quaestionis in Filone di Alessandria
24 II.2. Lo status questionis in Clemente di Alessandria
37 II.3. Lo status quaestionis in Origene
PRIMA PARTE. I SILENZI DELLE SCRITTURE NELL'OPERA DI FILONE DI ALESSANDRIA
51 Introduzione
53 Capitolo 1. Ciò che il testo sacro non dice
61 Capitolo 2. Il ϑείος λόγος ed i χρησμοί: due realtà a confronto
61 2.1. Il ϑείος λόγος come flusso eterno e ininterrotto
66 2.2. I χρησμοί sono proporzionati alla capacità di coloro che devono riceverli
73 Capitolo 3. Il limite della mediazione umana del divino: il livello dell'essere
74 3.1. L'incomprensibilità di Dio
80 3.2. L'incomprensibilità delle Potenze divine
93 3.3. Qualche osservazione
97 Capitolo 4. Il limite della mediazione umana del divino: il livello del linguaggio
97 4.1. Purità delle parole divine ed impurità del linguaggio umano
97 4.1.1. La parola di Dio non è mescolata
103 4.1.2. La parola di Dio è vista e non udita
109 4.1.3. L'opposizione tra ascolto e visione: ulteriore comprensione del problema
118 4.2. Limite del linguaggio umano: la sua materialità
118 4.2.1. Linguaggio come fratello più prossimo della mente
123 4.2.2. La parola espressa tra sensibile e intellegibile: materialità del linguaggio
129 4.2.3. Λόγος ένιάϑετος e λόγος προφορικός, il νοΰς opposto al linguaggio
135 4.3. Una prima conclusione: l'ineffabilità di Dio e delle sue Potenze
151 Capitolo 5. Sacra Scrittura: Parola di Dio o linguaggio umano? Un tentativo di mediazione
151 5.1. La necessità di un'ulteriore mediazione
154 5.2. Mosè: la figura di un mediatore terrestre in similitudine col Logos
163 5.3. Dalla contemplazione all'espressione: degradazione della Legge divina
179 5.4. La natura della Scrittura: l'umana άσϑένεια e i divini misteri
185 5.5. Ancora sulla degradazione dei χρησμοί
192 5.6. Le difficoltà di Filone nelle definizioni della Sacra Scrittura
201 Capitolo 6. I silenzi del testo sacro che provengono dalla άνϑρώπεια άσϑένεια
201 6.1. Il silenzio dell'impossibilità
203 6.2. Il silenzio del disvelamento
204 6.3. Il silenzio degli interpreti del testo sacro
209 Capitolo 7. Alcune conclusioni
209 7.1. Il problema della mediazione
211 7.2. I νόμοι έμψυχοι
212 7.3. La Sacra Scrittura
SECONDA PARTE. I SILENZI DELLE SCRITTURE NELL'OPERA DI CLEMENTE DI ALESSANDRIA
219 Introduzione
223 Capitolo 1. Il silenzio degli interpreti del testo sacro
223 1.1. Il silenzio che nasconde
231 1.2. Il silenzio che non dice
237 1.3. La scrittura: strumento indiscriminato di divulgazione
239 Capitolo 2. Il silenzio del disvelamento delle Scritture
247 Capitolo 3. Il silenzio dell'impossibilità delle Scritture
247 3.1. Scrutando gli indizi del testo: metodologia di indagine
248 3.2. Il principio filosofico della riflessione di Clemente
248 3.2.1. Il principio di connaturalità
253 3.2.2. L'aspetto gnoseologico del principio di connaturalità: la necessità di un maestro
258 3.2.3. L'aspetto ontologico del principio di connaturalità: il coinvolgimento integrale dell'uomo
260 3.2.4. La sintesi perfetta del principio di connaturalità: il ruolo di mediazione del Logos incarnato
266 3.3. Dalla fede alla gnosi
266 3.3.1. La fede
266 3.3.1.1. La fede come primo livello di interpretazione del testo sacro
271 3.3.1.2. La fede come fondamento dianoetico della vita gnostica
278 3.3.1.3. La fede come fondamento etico della vita gnostica
280 3.3.2. La διδασκαλία del Cristo
285 3.3.3. La tradizione
285 3.3.3.1. La παϱάδοσις: trasmissione non-scritta dell'insegnamento del Cristo
291 3.3.3.2. La άγρϕος παράϕοσις come denuncia del limite scritturistico
297 3.3.3.3. La άγρϕος παράϕοσις nella sua dimensione dianoetica ed etica
304 3.3.3.4. La άγρϕος παράϕοσις come trasmissione dell'amore divino
308 3.3.4. La gnosi
308 3.3.4.1. La scrittura contiene la gnosi?
314 3.3.4.2. La gnosi: contemplazione oltre le parole
321 3.3.4.3. L'interpretazione delle dimensioni dianoetica ed etica della gnosi
326 3.3.4.4. La gnosi come perfezione della conoscenza del maestro: la contemplazione
333 3.3.4.5. Il termine della gnosi: diventare tradizione vivente
339 Capitolo 4. La Sacra Scrittura come σύνομος dei misteri divini
347 Capitolo 5. Alcune conclusioni: confronto tra la mediazione del Cristo e della Scrittura
347 5.1. I silenzi degli interpreti del testo sacro
348 5.2. Il principio filosofico della riflessione di Clemente e la centralità dell'uomo
351 5.3. I silenzi delle Scritture
353 5.4. Il rapporto tra i due silenzi delle Scritture
356 5.5. Il silenzio di Clemente sulla natura del testo sacro
359 5.6. L'interpretazione dei silenzi delle Scritture all'interno dell'opera di Clemente
363 5.7. La figura del Cristo, Logos incarnato, apice della riflessione di Clemente
TERZA PARTE. I SILENZI DELLE SCRITTURE NELL'OPERA DI ORIGENE DI ALESSANDRIA
371 Introduzione
371 1. L'itinerario di ricerca
373 2. Una doverosa precisazione
377 Capitolo 1. Il silenzio dell'impossibilità delle Scritture
377 1.1. Il silenzio di ciò che il testo sacro non può contenere
377 1.1.1. Il silenzio come proibizione
382 1.1.2. Il silenzio come impossibilità
388 1.1.3. Il silenzio dell'impossibilità ed il cuore umano
392 1.1.4. La differenziazione delle forme di incarnazione del Verbo
398 1.1.5. La differenziazione dei misteri divini a seconda delle forme di rivelazione
406 1.1.6. Alcune conclusioni
409 1.2. Il silenzio come limite della mediazione umana degli autori sacri
416 1.2.1. Il limite umano della corporeità
424 1.2.2. Il limite del linguaggio umano
435 1.3. La concezione della Scrittura secondo Origene: είσαγωγή
435 1.3.1. Un testo particolarmente significativo
437 1.3.2. La sete della Samaritana e l'acqua donata da Gesù
439 1.3.3. La natura delle Scritture sacre
445 1.3.4. La Scrittura nell'iter di comprensione dei contenuti divini
451 1.3.5. La Scrittura tra silenzio e rivelazione
454 1.4. Una prima sintesi: la Scrittura coinvolta nel limite della mediazione umana
454 1.4.1. La conoscenza per fede e la visione
458 1.4.2. La Scrittura e la conoscenza per fede
461 1.4.3. La Scrittura e il possesso dello Spirito
469 Capitolo 2. Il silenzio del disvelamento delle Scritture
469 2.1. Il silenzio del disvelamento nella trasmissione orale: il silenzio di Gesù
476 2.2. Il silenzio del disvelamento nella trasmissione scritta: il silenzio dello Spirito
481 2.3. Ragioni e modalità di esercizio del silenzio del disvelamento
481 2.3.1. Le ragioni del silenzio del disvelamento
485 2.3.2. L'esercizio del silenzio del disvelamento: la figura del διδάσκαλος
492 2.4. Il silenzio del disvelamento come partecipazione ai misteri divini
492 2.4.1. La componente analogica nel disvelamento dei misteri divini: l'immagine
500 2.4.2. L'applicazione del concetto di immagine al testo sacro
506 2.4.3. L'interpretazione del concetto di immagine in relazione al testo sacro: l'oscurità
514 2.4.4. L'interpretazione del concetto di immagine in relazione al testo sacro: la dottrina delle epinoiai
525 Capitolo 3. Alcune conclusioni: L'unità dei silenzi della Scrittura e il loro posto nell'opera origeniana
525 3.1. Parola di Dio e sacra Scrittura: i silenzi delle Scritture e i silenzi degli autori sacri
528 3.2. La figura del διδάσκαλος
529 3.3. L'analogia: elemento filosofico unificante della riflessione origeniana
532 3.4. La natura del testo sacro
533 3.5. Il silenzio di Origene
CONCLUSIONI GENERALI
539 Conclusione generale
539 I. La differenza ontologica ed il limite linguistico
541 II. La dimensione antropologica del problema: le leggi incarnate
543 III. Il cuore del problema: il maestro e la scrittura
547 IV. Le definizioni di Sacra Scrittura
549 V. Alcuni elementi comuni di queste definizioni
553 VI. Le conseguenze cristologiche: il Logos e la sacra Scrittura
554 VII. I rapporti tra Scrittura e Tradizione
556 VIII. Un bilancio finale
BIBLIOGRAFIA E INDICI
561 Bibliografia
605 Indice delle citazioni bibliche
609 Indice delle citazioni degli autori antichi
619 Indice onomastico degli autori moderni
625 Indice generale