Commento dell'editore:
Nello spazio di questo racconto edificante degli inizi del XIII secolo Il cavaliere e l'eremita (Le Chevalier au Barisel), si gioca in modo esemplare il conflitto di due modelli culturali irriducibili: da una parte il mondo del cavaliere - con i valori profani della forza, del linguaggio, del riso, della carne, della compagnia dei vassalli - dall'altro il mondo dell'eremita il recinto sacro della foresta, l'interiorità, la solitudine della preghiera. La sfida orgogliosa e beffarda del cavaliere, davanti all'impasse della penitenza irrealizzabile - il magico bariletto che non si lascia riempire e alla strana forza delle parole dell'antagonista. Si risolve in una sconfitta e in una metamorfosi. Dal disordine della superbia nobiliare alla gloria divina e alle lacrime della contrizione: un «rito di passaggio» scandito, patetico e implacabile, nei tempi e nei luoghi di un'avventura cortese rovesciata.
Indice:
Introduzione
Nota informativa
Il cavaliere e l'eremita
Note