Romanzo
BUONE CONDIZIONI
Seconda di copertina:
Cantori e poeti, storici e letterati di varie epoche, dissipando con le loro opere le tenebre del medioevo, hanno impedito che venisse condannata all'oblio la figura dell'eroe castigliano che forse più di ogni altro ha incarnato l'idale cavalleresco. Si tratta del Cid Campeador. In lui si fondevano virtù come il coraggio, la lealtà, la fede e la generosità. Il coraggio gli fece compiere imprese audaci al limite del credibile; la lealtà non lo abbandonò mai persino nei riguardi del suo re, che lo perseguitò per tutta la vita; la fede incrollabile in Dio e in se stesso gli consentì di superare le prove più alte e drammatiche; la generosità gli fece guadagnare il rispetto dei suoi stessi nemici. Il Cid e la sua armata furono il baluardo contro il quale si infransero tutti gli sforzi degli invasori venuti dall'Africa nel tentativo di conquistare totalmente la Spagna.
Le vicende romantiche di Roderico Diaz De Vivar, più noto appunto come il Cid e l'amore contrastato che lo legò a Ximena, amore tanto travagliato da assumere i foschi colori della tragedia, furono la nota sublime, l'aspetto più umano della vita dell'eroe, rivelandone anche l'indole vulnerabile e non immune dalle passioni umane.
In occasione dell'ormai prossima ricorrenza del nono centenario della morte del Cid, lo stupendo romanzo di Raoul Panchetti costituisce un valido e prezioso motivo per riproporre questo indimenticabile e leggendario personaggio alla memoria degli uomini.