Il Codice Franco-Cipriota J.II.9 della Biblioteca Nazionale Universitaria di


Torino

PREZZO : EUR 500,00€
CODICE: ISBN 8870961583 EAN 9788870961584
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Studio introdutivo ed edizione in facsimile a cura di/Introductory study and facsimile edition by: , ,
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 6
DISPONIBILITA': Disponibile


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Il Codice Franco-Cipriota J.II.9 della Biblioteca Nazionale Universitaria di
Torino
PREZZO : EUR 500,00€

CODICE :
ISBN 8870961583
EAN 9788870961584

AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Studio introdutivo ed edizione in facsimile a cura di/Introductory study and facsimile edition by: , ,

EDITORE/PRODUTTORE:


COLLANA/SERIE:
, 6

ANNO:
1999

DISPONIBILITA':
Disponibile

CARATTERISTICHE TECNICHE:
437 pagine/pages
320 tavv. colori/colour plates
Rilegato/Hardback
cm 29,5 x 41

NOTE:
Testi in italiano e inglese/English and Italian texts

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore/Publisher's description:
Il codice conserva musiche della corte reale di Giano di Lusignano (r. 1398-1432) e Carlotta di Borbone (r. 1411-1422). Questo manoscritto contiene la più ampia collezione di composizioni francesi, o di stile francese del XV secolo; accanto a queste compare anche una delle più antiche messe su cantus firmus composta al di fuori delle isole britanniche copiata presubimilmente in area savoiarda. Queste caratteristiche conferiscono al codice franco-cipriota un'importanza fondamentale per la comprensione della musica del primo quattrocento.
Il facsimile è accompagnato da uno studio introduttivo di Karl Kügle che oltre a puntualzzare la struttura del manoscritto, ricolloca il franco-cipriota in relazione alle più recenti acquisizioni storiografiche riguardanti Cipro, la Savoia e le grandi potenze europee sullo sfondo della guerra dei Cento Anni e i Concilii Vaticani del XV secolo.

This codex preserves music from the royal court of Januys of Lusignan (r. 1398-1432) and Charlotte of Bourbon (r. 1411-1422). The source is the largest collection of French, or at least French-derived settings of the early fifteen century. Moreover, it contains one of the earliest cantus firmus-Masses composed outside the British Isles, copied in what appears to be a Savoyard hand. Thus, its importance for our understanding of European music history during the early Quattrocento can hardly be overestimated. Karl Kügle's introduction to the facsimile will discuss the codicological structure of the manuscript and attempt a _re-evaluation of Codex J.II.9 in light of new historical evidence on the relationships between Cyprus, Savoy, and the great powers of Europe against the background of the Hundred Years' War and the Church Councils of the early fifteenth century.




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