Commento dell'editore:
Le più celebri e significative opere della letteratura zoografica arabo-islamica vengono analizzate e raffrontate con i corrispettivi testi mediolatini. L'interpretazione del mondo animale di al-Gahiz, degli Ikhwan al-safa', di al-Qazwini e di al-Damiri viene messa in relazione con il pensiero di Ambrogio, Agostino, Isidoro di Siviglia e Giovanni Scoto Eriugena, per evidenziarne affinità e divergenze. Il volume si ripropone di esaminare le diverse modalità con cui gli autori arabi e latini medievali affrontano le tematiche riguardanti il destino terreno e ultraterreno delle creature animali, le loro capacità razionali e linguistiche, e la loro trasformazione in puri simboli di realtà superiori.