Si tratta del primo studio completo sulla Vasca battesimale realizzata nel 1246 da Guido Bigarelli, uno degli ultimi rappresentanti di un importante cantiere lombardo attivo nei principali edifici di Pistoia e di Lucca. È l'unico tra i celebri fonti toscani ad essere pervenuto integro nel suo elegante apparato architettonico e nella misteriosa sequenza di figure scolpite. Il volume contiene la prima analisi completa dell'opera insieme ad una nuova proposta di lettura delle sue sessantaquattro immagini. Lo studio di queste sculture si apre anche al coevo cantiere lucchese del San Martino. La densità del momento che precede di poco la prima attività toscana di Nicola colloca l'opera nel rinnovamento del linguaggio europeo nello sfondo di vivaci e inaspettati incontri di fatti e personalità.

Indice:
pag. 5 I. IL FONTE INTARSIATO: I PRECEDENTI
5 1. Il Fonte di San Giovanni a Firenze
12 1.2 I primi fonti poligonali intarsiati
14 1.3 Alternative
17 2. Lanfranco Bigarelli a Pistoia
19 3. Un secondo Fonte pistoiese?
25 II. L'OPERA
25 1. Sub Iacobo rectore: l'iscrizione
27 2. Il programma del Fons bonitatis
30 2.1 Percorsi e intrecci
57 2.2 Giochi di immagini
75 2.3 Un'ipotesi per i percorsi
76 3. Al tempo dell'Arcivescovo Vitale
84 4. Tam miro lavacro: la risposta dello scultore
91 4.1 Rosoni bellissimi ed un motivo firma
98 III. I CANTIERI
98 1. Guido ed altri nel portico di San Martino
103 2. Protomi e fontane nicoliane
106 3. Un bestiario di conio bigarelliano
108 4. Cavalli di Pegaso
114 IV. TESTIMONIANZE E PAGINE CRITICHE
114 1. Dal Theatrum ai marmorai romanici
118 2. Il Fonte dal Venturi ad oggi: alcuni sondaggi
126 V. COMPLEMENTI
126 1. Sondaggi archivistici. Nota critica di Francesca Corsi Masi
130 2. Lo stato di conservazione. Nota tecnica di Lorenzo Cipriani
132 3. Iscrizioni
133 BIBLIOGRAFIA