Commento dell'editore e note di copertina:
Sovrano di un piccolo regno remoto nella Persia islamica intorno all'anno 1000, Kay Kā'ūs, giunto alla vecchiaia, decide di mettere per iscritto ciò che ha appreso della vita per donare un «Libro dei consigli» a suo figlio Gilanshah. «Ben so che la moda del nostro tempo induce i figli a non accettare i consigli dei genitori» osserva all'inizio con amabile ironia, ma troppo egli ha visto e vuole raccontare. Profanamente devoto, Kay Kā'ūs si inchina all'inaccessibile Unico, che sovrasta il tutto, e subito ci avvia verso il mondo cangiante e visibile, dove ogni cosa porta «il segno della duplicità». Quel mondo egli ha lungamente saggiato, ne ha aggirato le insidie e gustato i sapori. Ora lo vuole svolgere dinanzi ai nostri occhi come un vasto tappeto, dove riconosciamo - via via che si srotola - le passioni e le cerimonie, gli astri e i commerci, le guerre e gli amici, le dispute e i piaceri, gli inganni e i molteplici giochi: l'amore, il polo, gli scacchi. Le parole di Kay Kā'ūs formano un intreccio di sentenze, aneddoti esemplari, brevi racconti, frammenti di disquisizioni - e da esso emerge a poco a poco, nitida nei suoi minimi dettagli, nel suo tono e nel suo colore, l'immagine fascinosa di tutta una civiltà, quasi una delicata allucinazione. Sullo sfondo percepiamo il brusio dei mercati o il vibrante silenzio dei giardini regali.
Kay Kā'ūs, questo avo asiatico di Baldassarre Castiglione (ma anche di Montaigne) non è uno di quei mistici o filosofi, attratti dalle audacie estreme, di cui la cultura iranica è stata così feconda. Egli è piuttosto un maestro di sapienza mondana, che vuole introdurci a un'arte del vivere dalla perfetta misura. Nemico degli eccessi, è però pronto a capirli e non vuole neppure eccedere nel condannarli, come sa dirci con incantevole malizia: «Se bevi vino, prendi il più squisito; se ascolti musica, fa' che sia la più soave; se commetti un atto proibito, scegliti uno splendido compagno acciocché, dato per scontato che ti sgridino nell'altro mondo, tu non venga almeno criticato in questo». Kay Kā'ūs è tollerante perché è lungimirante. Conosce il mondo, per lungo studio e amorosa attenzione. Ama la forma, il gesto sobrio, le astuzie disarmanti, che ci rendono subito complici. Questo suo «specchio per principi», che è stato sempre ammirato come uno dei massimi capolavori di una letteratura ricchissima come quella persiana, ci aiuta ancora oggi ad avvicinarci a un'essenza misteriosa, indispensabile e sempre sfuggente: l'educazione.
Questa è la prima traduzione italiana del "Qabusnama".

Indice:
pag. 13 [Proemio]
19 1. Le vie per giungere alla conoscenza di Dio onnipotente
22 2. Comparsa del Profeta, la pace sia con lui, ed elogio della sua natura
25 3. Ciò che si può e ciò che si deve quanto a rendimento di grazie a Dio
29 4. La devozione speciale delle persone agiate
33 5. Il riconoscimento del debito che si ha verso i genitori
36 6. L'arricchimento della personalità per via di raziocinio e di virtù
51 7. La proprietà di linguaggio nella ricerca dei risultati migliori
62 8. Consigli memorabili di Nūshīn Rawān
67 9. La vecchiaia e la giovinezza
74 10. Le buone regole della tavola nel comportamento e nel servizio e tutto quanto le concerne
77 11. Del bere vino come si conviene
81 12. Il galateo dell'ospite
88 13. Di come ravvivare lo spirito: i giochi della tavola reale e degli scacchi
91 14. L'arte amatoria
97 15. Di come indulgere al godimento
99 16. Dell'intrattenersi nei bagni termali
101 17. Sonno e riposo
105 18. La caccia
108 19. Il gioco del polo
110 20. Norme e costumanze di guerra
115 21. Sul modo d'accumular ricchezze
120 22. La custodia dei pegni
124 23. L'acquisto degli schiavi
134 24. L'acquisto dei poderi e dei terreni
137 25. L'acquisto dei cavalli
143 26. Di come s'abbia a prendere moglie
146 27. Sui figli e sul comportamento a riguardo
154 28. Di come farsi gli amici
159 29. Del tenere a bada i nemici
167 30. Il castigo, la grazia e il perdono
172 31. Studiar di scienza e di Legge, somministrare il sapere
183 32. Del commercio
193 33. Lo studio della scienza medica
203 34. L'astrologia
207 35. I princìpi dell'arte poetica
211 36. Arte e tecnica del menestrello
216 37. Servire a corte
222 38. Come si debba fare compagnia ai principi
226 39. Forme e modi di fare il segretario e funzioni d'uno scriba
236 40. Requisiti di un ministro
243 41. Forme e modi di comandare le truppe
247 42. La condotta del sovrano
261 43. Regole dell'attività agricola e di ogni possibile mestiere
264 44. Del far sempre professione di lealtà
287 NOTE
331 NOTA SUI TERMINI ASTROLOGICI, di Alessandro Bausani
343 UNO "SPECCHIO PER PRINCIPI" IRCANO DELL'ANNO MILLE, di Riccardo Zipoli
373 BIBLIOGRAFIA
385 INDICE RAGIONATO