Commento dell'editore e quarta di copertina:
Il Libro dei morti tibetano o Bardo Thödol ("grande liberazione con l'ascolto") è uno dei testi fondamentali del buddismo tibetano, ma anche una grande e seducente evocazione poetica. Un libro capace di guidare i defunti - ai quali venivano sussurrate nell'orecchio queste frasi di saggezza - nel loro viaggio nei Regni Oltremondani. Ma soprattutto un libro in grado di farci conoscere i piani più riposti del nostro spirito e del nostro pensiero, alla luce della consapevolezza che ogni cosa esiste all'interno della nostra mente e in questo habitat va compresa. La morte, in quest'ottica, non è che l'occasione di lasciare liberi i sogni, le visioni e le illuminazioni della nostra mente. Un patrimonio di materiali, esperienze e immaginazione che in queste pagine è libero di sprigionare tutto il suo fascino.
Indice:
pag. 9 Torbide luci, radiosi sentieri, di Ugo Leonzio
Il Libro dei morti tibetano. Bardo Thödol
61 Meditazione sul bardo della Dharmatā. Suprema liberazione con l'ascolto
67 Chikhai Bardo. Nella Morte
73 Chönyd Bardo. Nella Verità
114 Sidpa Bardo. Nel Divenire
143 Smon Lam. Preghiere per ispirare la mente al desiderio della salvezza
159 Note
188 Bibliografia.