Commento dell'editore:
John R.R. Tolkien, il professore che amava i draghi, filologo insigne ed estroso, creatore della terra di mezzo e dei suoi riti cosmogonici, conservatore, cattolico tradizionalista, antimoderno al punto da preferire i fulmini ai lampioni, i cavalli alle automobili, ha insegnato ormai a diverse generazioni ad amare il Medioevo come libero, immenso mondo del Fantastico. I saggi di questo volume - Beowulf, su Galvano e il Cavaliere Verde, sulla fiaba, sulle lingue artificiali - costituiscono l'imprescindibile sotrato filologico - letterario dello straordinario narratore del Signore degli anelli.
Quarta di copertina:
"John Ronald Reuel Tolkien, il professore che amava i draghi, filologo insigne ed estroso, creatore della Terra di Mezzo e dei suoi miti cosmogonici, conservatore, cattolico tradizionalista, antimoderno al punto da preferire i fulmini ai lampioni, i cavalli alle automobili, ha insegnato ormai a diverse generazioni ad amare il Medioevo ed il Fantastico ed a non considerali entrambi come qualcosa di negativo, di cui vergognarsi o addirittura di "pericoloso". Tolkien, della Evasione del Prigioniero dal carcere della Modernità, ne ha fatto un atteggiamento positivo e costruttivo, indispensabile per uscire indenni mentre si superano tutti gli ostacoli che si frappongono alla libertà". Così dice G. Turris nell'Introduzione ed è grazie a questo testo dunque che finalmente è venuto il momento di conoscere e apprezzare il Tolkien medievista, linguista e filologo, grazie al quale si riesce a comprendere meglio il Tolkien narratore e subcreatore di quella Terra di Mezzo, di quel "Mondo Secondario" (per usare le sue stesse parole) che lo accompagnò per mezzo secolo.
Indice:
pag. 7 Introduzione di Gianfranco de Turris
21 Prefazione di Christopher Tolkien
27 Beowulf: mostri e critici
89 Tradurre Beowulf
119 Galvano e il Cavaliere Verde
167 Sulle fiabe
239 Inglese e gallese
283 Un vizio segreto
319 Discorso di commiato all'Università di Oxford.