Questo libro ha per oggetto l'arte e l'architettura dell'Europa occidentale dalla seconda metà dell'XI secolo alla fine del XIV secolo. L'arte e l'architettura della prima parte di questo periodo vanno sotto la denominazione di stile romanico. Esso preparò il terreno per le creazioni del più conosciuto stile successivo, il gotico.
Naturalmente, suggerire che l'arte romanica sia cominciata intorno al 1050 significherebbe operare una cesura artifi.ciosa. L'arte viene creata da artisti e artigiani che modellano begli oggetti per coloro che li richiedono e possono permetterseli. Questa attività, fin dal tempo dei Greci e dei Roma.ni, è proseguita ininterrottamente in Europa occidentale attraverso tutto quel periodo che è detto "dei secoli bui".
Solitamente ne erano mecenati i prìncipi, laici o ecclesiastici. L'imperatore Giustiniano, per esempio, si è fatto ritrarre nei mosaici della chiesa di San Vitale a Ravenna. Nel 785 d.C. il governatore musu1mano di Cordova, Abd al-Rahman, diede inizio in quella città alla costruzione di una grande moschea, dove veniva coniugata una decorazione di carattere islamico con un sistema di archi probabilmente derivato da quello degli acquedotti romani. Le complesse decorazioni dei manoscritti a opera dei monaci irlandesi e del cosiddetto "Gioiello di Alfred" sono famosi capolavori di questi anni "bui", ma ce n'erano molti altri, specialmente nell'ambito dell'arte monastica. Ispirandosi al fondatore della regola monastica, san Benedetto (480-550 c.), i monasteri si diffusero per tutta Europa: erano centri d'arte e di sapere, e producevano molte cose belle. Mentre preservavano il meglio delle tradizioni culturali del mondo antico, adattavano o assimilavano nuovi stili dai popoli con cui venivano a contatto nell'Europa del Nord e dell'Est. Uno studio esauriente delle opere d'arte prodotte in quei tempi turbolenti necessiterebbe di una conoscenza sistematica delle origini dell'arte medievale, mentre gli esempi dati qui possono mostrarne solo alcune tendenze.