16 marzo 1244. Un fumo acre si leva dal rogo innalzato ai piedi della cittadella di Montségur. Dopo diversi mesi d'assedio, i suoi difensori si sono arresi alle truppe regie. I duecento uomini e donne appena arsi vivi sono tutti catari. Questo nido d'aquile pirenaico era il loro ultimo rifugio e resterà il simbolo della Linguadoca devastata dalla crociata. Basandosi su testimonianze contemporanee agli avvenimenti, l'autore fa rivivere alleanze, battaglie, tradimenti e massacri che decisero la sorte della ribellione occitana. Confutando l'opinione comune di un conflitto ideologico, svela le manovre di monarchi predatori e mostra come, sulle ceneri dell'eresia catara, s'innalzò la fortezza del regno di Francia.