Il papa e l'alchimia. Felice V, Guglielmo Fabri e l'elixir

BUONE CONDIZIONI

PREZZO : EUR 45,50€
CODICE: ISBN 8883340795 EAN 9788883340796
AUTORE/CURATORE/ARTISTA :
Autore: Nota al testo a cura di:
EDITORE/PRODUTTORE :
COLLANA/SERIE : , 10
DISPONIBILITA': In esaurimento


TITOLO/DENOMINAZIONE:
Il papa e l'alchimia. Felice V, Guglielmo Fabri e l'elixir
BUONE CONDIZIONI
PREZZO : EUR 45,50€

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ISBN 8883340795
EAN 9788883340796

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COLLANA/SERIE:
, 10

ANNO:
2002

DISPONIBILITA':
In esaurimento

CARATTERISTICHE TECNICHE:
220 pagine
Brossura con alette
cm 14 x 21 x 1,3
gr 296

NOTE:
VOLUME IN BUONE CONDIZIONI

DESCRIZIONE:

Commento dell'editore e quarta di copertina:
Il libro traccia una sintetica storia dell'alchimia occidentale tra Medioevo e Umanesimo e delle sue figure maggiori (Alberto Magno, Ruggero Bacone, Raimondo Lullo), dei legami con la scienza medica, dei rapporti contrastati con la religione e con la Chiesa. In questo quadro il libro esamina poi, in particolare, l'interesse suscitato dall'alchimia nella corte papale del tardo Medioevo.
All'inizio del Quattrocento viene eletto al trono pontificio, col nome di Felice V, Amedeo VIII di Savoia: un tempo infaticabile promotore dell'ampliamento dello stato sabaudo, il duca aveva in seguito rinunciato al potere politico e si era fatto eremita, con una scelta che aveva colpito e affascinato i contemporanei. Il papa, ormai anziano e angustiato nell'animo, è anche sofferente nel corpo, tormentato da una dolorosa paralisi per la quale, a giudizio dei medici, non esistono cure. Tra i funzionari della corte pontificia occupa un ruolo di spicco il francese Guglielmo Fabri segretario del papa, medico, uomo fidato, esperto e colto. Con lui Felice V intreccia un dialogo sull'esistenza di terapie segrete, sul valore dell'oro potabile e dell'arte trasmutatoria, sulla "medicina filosofica chiamata elixir". In questa cornice di dialogo di corte nasce il Liber de lapide philosophico di Guglielmo Fabri, un testo inedito di grande interesse per la storia dell'alchimia tra Medioevo e Rinascimento.
L'opera appare particolarmente significativa perché rappresenta un riassunto delle vicende dell'alchimia latina medievale, le cui teorie però sono sistemate ed esposte in un contesto in cui gli assetti e i rapporti tra le discipline stanno cambiando.
Il testo latino del Liber de lapide philosophico e la sua traduzione in italiano accompagnano lo studio.

Indice:
pag. 7 Introduzione
8 Nota
9 I. L'alchimia in Occidente nel medioevo
9 1. Alberto Magno, Ruggero Bacone e l'alchimia latina
13 2. La «quaestio de alchimia»
16 3. I giuristi e le corti
18 4. Un sapere filosofico e operativo: 'filosofia del trasformare'
21 5. Doti e formazione dell'alchimista
25 Note.
33 II. Dottrine alchemiche
33 1. La trasmutazione
35 2. L'alchimia medicale
36 3. Alchimia e medicina
40 Note.
43 III. Alchimia donum Dei: tra religiosità e Chiesa
43 1. Alchimia e religiosità
45 2. Divieti e condanne
50 3. L'alchimia per i papi
55 Note.
59 IV. Felice V, Guglielmo Fabri e il Liber de lapide philosophorum
59 1. Alchimia nel Quattrocento
64 2. Guglielmo Fabri e Felice V
68 3. Le teorie di Fabri
73 Note.
77 V. Trasmutazione ed etica
77 1. Fabri e l'alchimia metallurgica
81 2. L'alchimista virtuoso e i tiranni
85 Note.
89 VI. La «leggenda» di Lullo e l'oro potabile
89 1. La storia di 'Lullo' e di Edoardo
92 2. L'oro potabile
95 Note
97 VII. Elixir: erudizione, medicina e magia
97 1. Le parole occulte
100 2. Medici e alchimia nel Quattrocento
104 3. Magia e alchimia
108 Note.
111 Testo
112 Nota al testo, a cura di Franco Bacchelli
117 Note
118 Liber de lapide philosophorum
119 Il libro sulla pietra dei filosofi (traduzione)
170 Note al testo latino
173 Note al testo italiano
185 Bibliografia
185 Testi
193 Studi
207 Indice dei manoscritti
209 Indice dei nomi.


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